Il convivente proprietario dell’immobile non è imputabile per concorso nel reato se non ha effettivamente prestato apporto alla condotta del partner che detiene o coltiva stupefacenti in casa. (continua a leggere)
È colpevole del reato di atti persecutori, cosiddetto "stalking", chi, con la propria auto, si pone di fronte al garage di terzi impedendo loro l’ingresso. (continua a leggere)
Nel valutare la pericolosità sociale dello straniero, il giudice non può limitarsi alla valutazione dei precedenti penali. (continua a leggere)
Gli elementi costitutivi della fattispecie devono essere valutati in relazione al contesto in cui il fatto si è realizzato, accertando la concreta pericolosità del fatto. (continua a leggere)
Il regime di separazione legale non toglie lo status di coniuge, che continua ad avere rilievo nell’applicazione delle aggravanti. (continua a leggere)
Il diritto di critica incontra il suo limite nel concetto di continenza, che viene superato in caso di utilizzo di espressioni sarcastiche, infamanti e gratuitamente offensive. (continua a leggere)
La Cassazione applica il principio di offensività in concreto ed afferma che una coltivazione di minime dimensioni attuata in forma domestica e destinata ad un uso strettamente personale non costituisce reato. (continua a leggere)
In caso di diniego delle attenuanti, l’onere di motivazione può ritenersi soddisfatto anche solo indicando l’assenza di elementi in grado di giustificare la concessione del beneficio. (continua a leggere)
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto di prevalenza dell’attenuante del vizio parziale di mente sull’aggravante della recidiva reiterata. (continua a leggere)
La condotta di chi entra occasionalmente con il proprio scooter nel fondo dei vicini non realizza il reato di invasione di terreni o edifici. (continua a leggere)