Quando nell'atto costitutivo del condominio manca un'espressa riserva di proprietà del cortile condominiale, quest'ultimo si presume bene di proprietà comune. (continua a leggere)
Ai fini della configurabilità del reato di "disturbo alla quiete pubblica" è necessario che i rumori abbiano una tale diffusità che l'evento di disturbo sia potenzialmente idoneo ad essere percepito da una... (continua a leggere)
La ripartizione tra i condomini degli oneri derivanti dalla condanna del condominio va fatta alla stregua dei criteri dettati dall’art. 1123 c.c., salvo diversa convenzione. (continua a leggere)
Non è possibile impedire al condomino di avere un cane o un gatto in appartamento, tranne in casi estremi. (continua a leggere)
Eventuali deroghe al riparto delle spese condominiali possono essere convenuti solo alla unanimità. (continua a leggere)
Le modificazioni che incidono sulle parti comuni dell'edificio condominiali richiedono l'autorizzazione scritta del condominio mediante apposita deliberazione dell'assemblea. (continua a leggere)
Il singolo condomino non può costituire sulla cosa comune una servitù a vantaggio della cosa propria, essendo richiesto il consenso di tutti i proprietari. (continua a leggere)
La violazione del regolamento di condominio giustifica la condanna dei condomini trasgressori. (continua a leggere)
Ciascun condomino può servirsi della cosa comune, purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri condomini di farne parimenti uso. (continua a leggere)
Affermare che il bilancio condominiale è falso costituisce un evidente attacco personale nei confronti del soggetto incaricato a redigerlo. (continua a leggere)