Secondo la Cassazione, in tema di responsabilità medica, non è il paziente a dover dimostrare la colpa del medico ma è quest’ultimo che deve provare di aver tenuto una condotta diligente. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna di un lavoratore per diffamazione del proprio capo area, avendo offeso il suo onore e decoro mediante la diffusione di messaggi su Facebook a contenuto offensivo. (continua a leggere)
L’art. 23 C.d.S. vieta la collocazione sulle strade di manifesti pubblicitari che siano idonei a recare disturbo visivo agli utenti della strada o a distrarne l'attenzione, con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza con cui la Corte d'appello aveva condannato due imputati al risarcimento del danno da immissioni, essendo stata accertata l'esistenza di una fessurazione nella canna fumaria e la regolare e... (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, ai fini della configurabilità del reato di “abuso d’ufficio”, è necessario dimostrare che l'evento costituito dall'ingiusto vantaggio patrimoniale o dal danno ingiusto sia voluto... (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha precisato che la destinazione della sostanza stupefacente allo smercio può essere desunta anche dal quantitativo di droga rinvenuto in possesso dell'imputato. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, la condotta della vittima del danno causato da una cosa in custodia può costituire un "caso fortuito", ed escludere integralmente la responsabilità del custode ai sensi dell’art. 2051 c.c.,... (continua a leggere)
Secondo il Tribunale di Belluno, l'obbligo generale di preventiva segnalazione dei dispositivi di rilevamento della velocità, si riferisce indistintamente a tutte le postazioni di controllo sulla rete stradale, sia a quelle fisse, sia a... (continua a leggere)
Il Tribunale di Milano ha accolto la domanda risarcitoria proposta dalla figlia di un paziente deceduto a causa della recidiva di un tumore per il quale era stato operato. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha precisato che l'offesa non può essere ritenuta di particolare tenuità quando l'autore ha agito per motivi abietti o futili, o con crudeltà. (continua a leggere)