Il licenziamento è legittimo solo se si verifica un inadempimento di tale gravità da minare la fiducia del datore di lavoro nei successivi adempimenti o una grave insubordinazione. (continua a leggere)
        Il giustificato motivo oggettivo di licenziamento è ravvisabile anche nella soppressione d'una posizione lavorativa derivante da una ripartizione delle mansioni fra il rimanente personale in servizio, attuata a fini di più... (continua a leggere)
        Il verbale di conciliazione sottoscritto dal lavoratore è impugnabile se la società datrice di lavoro ha maliziosamente indotto in errore il lavoratore stesso. (continua a leggere)
        Il lavoratore può essere considerato responsabile anche se è presente in casa ma il medico non è stato in grado di individuare l'indirizzo di abitazione del medesimo. (continua a leggere)
        Legittimo il licenziamento del giornalista che scriveva per due quotidiani concorrenti e distribuiti nella stessa zona. (continua a leggere)
        Non costituisce discriminazione religiosa il divieto di indossare il velo sul posto di lavoro (continua a leggere)
        Il Tribunale di Bari ha accolto uno dei ricorsi pilota promossi dalla CGIL e condannato lo Stato al rimborso dei contributi versati per ottenere il permesso di soggiorno. (continua a leggere)
        Secondo la Corte di Cassazione, l'assenza ingiustificata per più di tre giorni nell'arco di due anni legittima il licenziamento. (continua a leggere)
        Lavorare in altro luogo quando si è a casa per malattia può essere motivo di legittimo licenziamento. (continua a leggere)
        Sproporzionata la sanzione del licenziamento per il lavoratore che a fine turno dimentica di pagare merce di modico valore in assenza di dolo e intenzionalità. (continua a leggere)