L’art. 2105 c.c., nel prescrivere il dovere di fedeltà a cui è assoggettato il lavoratore, enuncia solo alcune ipotesi esemplificative di una più vasta gamma di comportamenti. (continua a leggere)
Confermata dalla Cassazione la sentenza di secondo grado, che aveva ritenuto non dimostrate le “ragioni organizzative” del datore di lavoro. (continua a leggere)
Nel mobbing l'elemento distintivo della condotta vessatoria va ricercato non nell'illegittimità dei singoli atti bensì nell'intento persecutorio che li unifica. (continua a leggere)
La Cassazione ribadisce che in caso di soppressione della posizione lavorativa il dipendente non può essere adibito a mansioni inferiori. (continua a leggere)
Le condizioni per l’attribuzione dell’indennità di accompagnamento consistono, alternativamente, nell'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure nell'incapacità di... (continua a leggere)
Quando il dipendente può dirsi infedele e colpevole di concorrenza sleale nei confronti dell'ex datore di lavoro? (continua a leggere)
La Cassazione ha confermato il licenziamento di una segretaria che accedeva si social network in orario di lavoro. (continua a leggere)
Il dipendente pubblico può essere licenziato per motivi disciplinari dall’attività prestata presso la P.A. e, a seconda della gravità degli atti compiuti (anche se non di rilevanza penale), con o senza preavviso. (continua a leggere)
L’avvocato iscritto all'albo avvocati che svolge attività libero professionale non abitualmente è soggetto all’iscrizione alla Gestione Separata INPS. (continua a leggere)
E’ possibile ricevere compensi senza l’obbligo di aprire la partita IVA? (continua a leggere)