In caso di illegittima cessione di ramo d'azienda, il lavoratore vanta nei confronti dell'impresa cedente un credito di natura retributiva, e non risarcitoria. (continua a leggere)
La Corte di Cassazione ha precisato che la maggiorazione di retribuzione per il lavoro straordinario si applica alle situazioni nelle quali il lavoro non viene prestato entro il limite del normale orario di lavoro e quindi non riguarda i... (continua a leggere)
Al T.F.R. si applica la prescrizione quinquennale di cui all’art. 2948 c.c. e non quella presuntiva triennale di cui all’art. 2956 c.c. (continua a leggere)
L’art. 2105 c.c., nel prescrivere il dovere di fedeltà a cui è assoggettato il lavoratore, enuncia solo alcune ipotesi esemplificative di una più vasta gamma di comportamenti. (continua a leggere)
Confermata dalla Cassazione la sentenza di secondo grado, che aveva ritenuto non dimostrate le “ragioni organizzative” del datore di lavoro. (continua a leggere)
Nel mobbing l'elemento distintivo della condotta vessatoria va ricercato non nell'illegittimità dei singoli atti bensì nell'intento persecutorio che li unifica. (continua a leggere)
La Cassazione ribadisce che in caso di soppressione della posizione lavorativa il dipendente non può essere adibito a mansioni inferiori. (continua a leggere)
Le condizioni per l’attribuzione dell’indennità di accompagnamento consistono, alternativamente, nell'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure nell'incapacità di... (continua a leggere)
Quando il dipendente può dirsi infedele e colpevole di concorrenza sleale nei confronti dell'ex datore di lavoro? (continua a leggere)
La Cassazione ha confermato il licenziamento di una segretaria che accedeva si social network in orario di lavoro. (continua a leggere)