Secondo il T.A.R. Abruzzo prevale l’interesse pubblico alla tutela della salute della collettività e della comunità scolastica. (continua a leggere)
Non può ritenersi in colpa il medico che, in presenza di problemi tecnici di speciale difficoltà si sia attenuto alle linee guida o, in mancanza, alle buone pratiche cliniche-assistenziali, a prescindere dai risultati... (continua a leggere)
La responsabilità penale di ciascun componente di una equipe medica presuppone la valutazione delle concrete mansioni di ciascun componente, in modo da poter verificare, in concreto, i limiti di operato di ciascuno. (continua a leggere)
In presenza di un atto terapeutico necessario e correttamente eseguito, ove tale intervento non sia stato preceduto da un'adeguata informazione del paziente, il medico può essere chiamato a risarcire il danno alla salute solo se il... (continua a leggere)
La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della legge n. 210 del 1992, nella parte in cui non prevede l'indennizzo in favore del danneggiato dal vaccino antinfluenzale facoltativo. (continua a leggere)
In caso di lesioni personali colpose, causate dall'imperizia del medico, la punibilità del sanitario è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge... (continua a leggere)
Sussiste il nesso di causalità tra l'omessa adozione da parte del medico di misure atte a rallentare o bloccare il decorso della patologia e il decesso del paziente, se risulta accertato che la condotta doverosa avrebbe inciso... (continua a leggere)
Il Ministero della salute è tenuto ad esercitare un'attività di controllo e di vigilanza in ordine alla pratica terapeutica della trasfusione del sangue e dell'uso degli emoderivati e risponde per omessa vigilanza. (continua a leggere)
Se il medico non effettua gli opportuni esami diagnostici, il paziente ha diritto di essere risarcito, a condizione che provi l'insorgenza o l'aggravamento della patologia. (continua a leggere)
Medico condannato per il reato di "rifiuto di atti d'ufficio", poiché, pur a conoscenza delle condizioni critiche di un paziente, non era intervenuto per visitarlo. (continua a leggere)