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Nuove aliquote IRPEF 2024, ecco come si applicano: pubblicate le regole dell'Agenzia delle Entrate su IRPEF e detrazioni

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Nuove aliquote IRPEF 2024, ecco come si applicano: pubblicate le regole dell'Agenzia delle Entrate su IRPEF e detrazioni
L'Agenzia delle Entrate pubblica le regole operative sulle nuove aliquote IRPEF, nella circolare 6 febbraio 2024, n. 2
A partire dal 1° gennaio 2024 è entrata in vigore la prima fase della Riforma fiscale di cui al D. Lgs. 216/2023 con effetti significativi sulla dichiarazione dei redditi del 2025. Le novità del provvedimento ruotano principalmente intorno
  • alla revisione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e
  • al taglio delle detrazioni fiscali per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Nella circolare 6 febbraio 2024, n. 2, l’Agenzia delle entrate chiarisce la portata degli interventi normativi. Vediamo insieme cosa cambia.

In primo luogo sembra utile chiarire che l'imposta sul reddito delle persone fisiche è una imposta progressiva in quanto colpisce il reddito, con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito stesso. L’IRPEF è disciplinata dal Testo unico delle imposte sui redditi 3 - D.P.R. n. 917 del 1986) e si applica sui redditi che rientrano in alcune categorie individuate dalla legge (redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi diversi). L'imponibile e l'imposta da versare sono determinati, rispettivamente, al netto degli oneri deducibili e delle detrazioni per oneri.

Quali erano le aliquote IRPEF fino al 31 dicembre 2023?
Nel sistema fiscale previgente l'IRPEF si articolava in quattro scaglioni di reddito, ciascuno con una rispettiva aliquota così determinata:
- per i redditi fino a 15.000 euro: 23%
- per i redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro: 25%
- per i redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro: 35%
- per i redditi oltre 50.000 euro: 43%

Cosa cambia nel nuovo regime?
Per l’intero anno 2024, ai fini della determinazione dell'IRPEF, l'imposta lorda è calcolata applicando, in luogo delle precedenti, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:
- per i redditi fino a 28.000 euro: 23% ;
- per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro: 35%;
- per i redditi che superano 50.000 euro: 43%.

Pertanto con l’entrata in vigore del nuovo regime si può osservare:
a) la riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote;
b) il primo scaglione di reddito è stato innalzato a 28.000 euro a parità di aliquota al 23 per cento, assorbendo il precedente secondo scaglione;
c) l'aliquota al 25 per cento, in precedenza applicabile al secondo scaglione, per i redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, è stata soppressa;
d) il secondo e terzo scaglione, con le rispettive aliquote, sono rimasti invariati rispetto ai precedenti terzo e quarto scaglione.

Qual è il taglio delle detrazioni fiscali?
Le detrazioni fiscali sono delle somme che si sottraggono dall'imposta lorda dovuta in base al reddito imponibile, e che servono a tenere conto di alcune spese sostenute dal contribuente o di alcune situazioni personali o familiari (spese mediche, interessi passivi sul mutuo, spese per l'istruzione, erogazioni liberali a enti non profit o partiti politici, premi di assicurazione per eventi calamitosi).
Al fine di rendere il sistema fiscale più equo ed efficiente, evitando che la riforma dell'IRPEF favorisca anche i redditi più alti, che beneficerebbero dell'ampliamento del primo scaglione, è stata altresì prevista una riduzione delle detrazioni fiscali per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Viene infatti introdotta una nuova franchigia di 260 euro per le detrazioni fiscali dei contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Più chiaramente questo comporta che se un contribuente ha un reddito complessivo di 55.000 euro e ha diritto a detrazioni fiscali per un totale di 1.000 euro, potrà detrarre solo la differenza tra 1.000 e 260, ovvero 740 euro.

Quali gli interventi di modifica delle detrazioni da lavoro dipendente e assimilato?
Sempre con efficacia limitata al periodo d'imposta 2024, è innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro la detrazione prevista per i contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente, escluse le pensioni e assegni ad esse equiparati, e per taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro.

La modifica, pertanto, amplia fino a 8.500 euro l'ammontare del reddito escluso da imposizione (c.d. no tax area) previsto per titolari di redditi di lavoro dipendente e di taluni assimilati, equiparandolo a quello già vigente a favore dei pensionati.

L’Agenzia delle entrate, sul punto propone lo schema seguente per il calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente.

REDDITO IMPORTO DELLA DETRAZIONE
fino a 15.000 1.955 (non inferiore a 690 o, se a tempo determinato, non inferiore a 1.380)
oltre 15.000 e fino a 28.000 1.910 + 1.190 x [(28.000 - reddito) / (28.000 - 15.000)]
oltre 28.000 e fino a 50.000 1.910 x [(50.000 - reddito) / (50.000 - 28.000)]
oltre 50.000 nessuna detrazione


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