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IRPEF 2024, ecco le nuove detrazioni per i lavoratori dipendenti inserite nella Legge di Bilancio: tutti i cambiamenti

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IRPEF 2024, ecco le nuove detrazioni per i lavoratori dipendenti inserite nella Legge di Bilancio: tutti i cambiamenti
Riforma IRPEF e detrazioni lavoro dipendente: scopriamo insieme le novità
Quando si tratta di Fisco, è importante essere sempre aggiornati sulle ultime novità legislative, perché la normativa tende a cambiare frequentemente.

Ad esempio, recenti modifiche sono intervenute con il decreto legislativo n. 216/2023, entrato in vigore dal 31 dicembre 2023.
Con il predetto decreto, attuativo del primo modulo di riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), sono intervenute delle modifiche anche in tema di detrazioni fiscali.

Attraverso le detrazioni fiscali, il contribuente può ottenere una riduzione delle imposte da pagare, in particolare dell’Irpef, portando in sede di dichiarazione dei redditi la prova delle spese sostenute da lui e dai suoi familiari a carico; spese che siano, appunto, riconosciute dal fisco come detraibili.
Difatti, mentre la deduzione va ad incidere sulla base imponibile, riducendola, la detrazione va a ridurre proprio l'importo dell'imposta da pagare.

È l'art. 13 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.) a disciplinare le detrazioni sui redditi da lavoro dipendente. Tale norma è stata di recente modificata dal D.lgs. n. 216/2023, che ha previsto un aumento della detrazione spettante ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro.

In seguito a tale riforma, infatti, per chi ha redditi fino a 15.000 euro, l'importo della detrazione spettante sale di 75 euro. Se prima, difatti, tale importo era di 1.880 euro, in seguito al predetto decreto è aumentato a 1.955 euro.
Si viene a creare quindi una sorta di "no tax area" per i redditi complessivi fino all'importo di 8.500 euro annui.

Procediamo, quindi, a ricapitolare le detrazioni IRPEF spettanti per il 2024 sui redditi da lavoro dipendente:
  • nel caso di reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, verrà riconosciuta una detrazione di euro 1.955. In tali casi, l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari ad euro 690, mentre, in caso di lavoro a tempo determinato, tale importo non può essere inferiore ad euro 1.380;
  • nel caso di reddito complessivo superiore a 15.000 euro e fino a 28.000 euro, la detrazione spettante va calcolata sommando 1.910 euro al prodotto tra 1.190 euro e l’importo derivante dal rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro → 1.910 + 1.190 x [(28.000-reddito complessivo)/13.000)];
  • nel caso di reddito complessivo superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro, la detrazione spettante è pari al prodotto tra 1.910 e l'importo derivante dal rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro → 1.910 x [(50.000 reddito complessivo)/22.000)].

E nel caso di redditi superiori a 50.000 euro?

Nel predetto decreto legislativo n. 216/2023 si legge che, per quanto riguarda, invece, chi possiede un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l'ammontare della detrazione dall'imposta lorda, per il 2024, in relazione ad una serie di oneri, è diminuito di un importo pari a 260 euro. Si tratta, in sostanza:
  • degli oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% dal TUIR o da altre disposizioni fiscali, fatta eccezione per le spese sanitarie;
  • delle erogazioni liberali in favore dei partiti politici;
  • dei premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.


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