Secondo la Cassazione, per poter affermare la responsabilità del Comune per danni causati da animali randagi, è necessario dimostrare una specifica condotta colposa dell'ente, secondo le regole generali di cui all'art. 2043... (continua a leggere)
Il Tribunale di Roma, in un caso di forte conflitto tra genitori, ha disposto la sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale e la nomina di un tutore. (continua a leggere)
Secondo il Tribunale di Firenze, la prolungata mancata richiesta di adempimento da parte del locatore non può essere considerato comportamento concludente idoneo a modificare i termini dell’accordo contrattuale intercorso tra le parti. (continua a leggere)
La Cassazione ha escluso la responsabilità di un imputato che aveva investito il corpo di un motociclista già caduto a terra, in quanto egli non avrebbe, comunque, potuto evitare l'urto. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, deve ritenersi responsabile, ai sensi degli artt. 1366 e 1175 c.c., il venditore che spacci l'auto come nuova, nascondendo al compratore che, in realtà, la stessa ha subito incidenti e riparazioni. (continua a leggere)
Il danno morale non può ritenersi o meno esistente a seconda della maggiore o minore forza d'animo della vittima, in quanto ciò equivarrebbe ad affermare che l'ordinamento tutela in misura diversa la persona a seconda del... (continua a leggere)
La Corte d'appello di Campobasso ha confermato il diritto di un soggetto al risarcimento dei danni subiti a seguito di una caduta occorsa all'interno di un centro commerciale, a causa di un cordolo di metallo non opportunamente segnalato. (continua a leggere)
La Cassazione ha escluso la responsabilità di un soggetto che aveva investito un pedone che, probabilmente in stato di ebbrezza, camminava, di notte, in prossimità del centro della carreggiata. (continua a leggere)
Secondo la Cassazione, l'assemblea di condominio può disciplinare l'utilizzazione come parcheggio di un'area comune ma non può introdurre sanzioni diverse da quelle pecuniarie. (continua a leggere)
L’instaurazione, da parte del coniuge divorziato, di una nuova famiglia di fatto fa venire definitivamente meno ogni presupposto per la riconoscibilità dell’assegno divorzile a carico dell’altro coniuge. (continua a leggere)