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Rimborsi IRPEF 2025, ecco come ottenere le detrazioni fiscali anche se hai perso scontrini e fatture: guida aggiornata

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Rimborsi IRPEF 2025, ecco come ottenere le detrazioni fiscali anche se hai perso scontrini e fatture: guida aggiornata
Rimborsi IRPEF 730/2025: ecco quando servono scontrini, ricevute e fatture per le detrazioni fiscali su spese sanitarie, scolastiche, assicurative e altri oneri
Ogni anno, con l’arrivo della dichiarazione dei redditi, per milioni di contribuenti arrivano anche i rimborsi IRPEF derivanti dalle detrazioni per spese sanitarie, scolastiche, assicurative e molto altro. Tuttavia, per fruire di queste agevolazioni fiscali, è fondamentale disporre dei documenti che giustifichino le spese sostenute. Pertanto, molti contribuenti si chiedono se sia possibile detrarre costi anche senza le relative ricevute o fatture.

Spese detraibili nel 730/2025: documenti obbligatori o no?
Dal 30 aprile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti hanno la possibilità di consultare la propria dichiarazione precompilata. Dal 15 maggio, invece, potranno modificarla o inviarla direttamente, senza effettuare alcuna modifica. In molti casi, la presentazione della dichiarazione porta a significativi rimborsi dell’IRPEF, in particolare se si dichiarano oneri deducibili anche per i familiari fiscalmente a carico.
Attenzione, però: ogni voce di spesa che il contribuente inserisce manualmente nel modello 730 deve essere supportata da apposita documentazione giustificativa. In mancanza della stessa, si corre il rischio di dover restituire il beneficio ottenuto in caso di controlli.

Scontrini e fatture smarriti? Quando non servono
Se il contribuente decide di inviare la dichiarazione precompilata, così come fornita dall’Agenzia senza apportarvi alcuna modifica, non è tenuto a conservare ricevute o scontrini delle spese. Lo stesso vale per le spese mediche già caricate nel modello 730: se non si interviene per modificarle o integrarle, la conservazione dei documenti non è obbligatoria.
Nel caso in cui, invece, si aggiungano spese o si correggano dati, sarà necessario possedere i relativi giustificativi.

Recuperare le spese mediche perse: come fare
Per le spese sanitarie, la perdita dei documenti cartacei che le attestino non necessariamente costituisce un problema. Infatti, grazie al Sistema Tessera Sanitaria, è possibile accedere all’elenco delle spese mediche sostenute tramite impiego del codice fiscale. Collegandosi all’area riservata con SPID o CIE, ogni contribuente può consultare le proprie spese – e quelle dei familiari a carico – registrate da farmacie, medici e strutture sanitarie.
Se un’operazione non compare nel sistema, è comunque possibile chiedere un duplicato direttamente a chi ha emesso la fattura.

Inserire nuove spese non presenti: quando serve la documentazione
Diverso il caso in cui si vogliano inserire nel 730/2025 voci non già caricate dall’Agenzia delle Entrate. In tali ipotesi, è obbligatorio fornire la prova di aver realmente sostenuto la spesa. La mancanza di documenti può comportare la decadenza dal diritto alla detrazione, oltre a potenziali sanzioni in caso di controlli fiscali.

Detrazioni e controlli: quando è obbligatorio conservare i documenti
È fondamentale avere la documentazione a supporto della spesa nei seguenti casi:
  • quando si corregge un dato precompilato ritenuto errato;
  • quando si inserisce una spesa nuova non presente nel precompilato.
Se non si dispone di prove documentali, meglio non includere tali importi, anche se si è certi di aver sostenuto la spesa.

Quali documenti servono per le principali detrazioni fiscali nel 730/2025
Di seguito l’elenco delle principali spese ammesse in detrazione e i relativi giustificativi richiesti:
  • farmaci: è obbligatorio conservare lo scontrino fiscale “parlante”, ovvero quello che indica chiaramente la natura del prodotto, la qualità, la quantità acquistata e il codice fiscale del destinatario;
  • visite mediche e prestazioni sanitarie generiche: servono ricevute fiscali o fatture rilasciate dal medico o dallo specialista che ha effettuato la prestazione;
  • cure veterinarie: è necessaria la ricevuta o fattura rilasciata dal veterinario, intestata al contribuente;
  • dispositivi medici e protesi sanitarie (acquisto o noleggio): bisogna possedere scontrino o fattura con intestazione, descrizione del dispositivo, documentazione attestante la marcatura CE e prescrizione medica o autocertificazione;
  • ricoveri ospedalieri: occorre presentare fattura o ricevuta della struttura sanitaria, escludendo eventuali costi extra non strettamente legati alla degenza medica;
  • sussidi tecnici e informatici per disabili: è richiesta la fattura intestata al soggetto disabile (o a un familiare che lo ha a carico fiscalmente) e la certificazione di disabilità rilasciata ai sensi dell’art. 4 della legge 104;
  • strumenti per la deambulazione: valgono le stesse regole dei sussidi tecnici, ossia fattura o ricevuta più documentazione che attesti la disabilità e l’acquisto connesso;
  • interessi passivi su mutui: vanno conservate le ricevute di pagamento rilasciate dalla banca e una copia del contratto da cui risulti che il mutuo è finalizzato all’acquisto o alla ristrutturazione dell’abitazione principale;
  • premi assicurativi (vita e infortuni): occorre avere ricevute di pagamento o attestazioni rilasciate dalla compagnia assicurativa e copia della polizza che soddisfi i requisiti normativi per la detrazione;
  • spese per istruzione: bisogna conservare ricevute o quietanze di pagamento per le spese sostenute, comprese quelle per mensa scolastica, gite, tasse scolastiche e universitarie;
  • spese funebri: sono detraibili solo se documentate da fatture o ricevute riferite a funerale, fiori, diritti cimiteriali, annunci funebri o altri servizi legati al rito funebre;
  • attività sportive per ragazzi: è necessario conservare il bollettino postale, il bonifico o una quietanza che attesti il pagamento.


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