L’importo del mantenimento può essere modificato anche in pendenza del giudizio di divorzio se il giudice non ha adottato provvedimenti temporanei ed urgenti. (continua a leggere)
Niente affido condiviso del figlio per i genitori che siano in grande conflitto tra loro e che si denigrino vicendevolmente. (continua a leggere)
Il diritto dei nonni di frequentare i nipoti può essere limitato in caso di conflitto con i loro genitori, prevalendo l'interesse dei minori a vivere serenamente. (continua a leggere)
Si alla riduzione dell’assegno di divorzio se il matrimonio è durato poco e l’ex moglie ha percepito un’ingente eredità. (continua a leggere)
Per la quantificazione dell’assegno di mantenimento dovuto da un coniuge all’altro a seguito di separazione è possibile fare ricorso a presunzioni semplici. (continua a leggere)
Può essere ridotto l’ammontare del mantenimento per la figlia, posto a carico del padre, se la madre ha un aumento di stipendio. (continua a leggere)
Si può aggiungere il cognome paterno a quello della madre se ciò è funzionale all’interesse del figlio e ne tutela l’identità personale. (continua a leggere)
La concessione di un mutuo fa venire meno il diritto all’assegno divorzile, dimostrando una certa stabilità economica del richiedente. (continua a leggere)
Al coniuge assegnatario della casa coniugale spettano anche le relative pertinenze. (continua a leggere)
Presupposto per avere diritto agli alimenti è la sussistenza dello stato di bisogno, il quale non coincide con la mera difficoltà economica. (continua a leggere)