Non è violata la libertà personale del padre qualora gli si imponga di doversi allontanare dal luogo di residenza per vedere la figlia che risiede altrove; è prevalente l’interesse alla cura e allo sviluppo della minore. (continua a leggere)
        Ha diritto alla ripetizione di quanto versato l’ex coniuge che abbia continuato a corrispondere il mantenimento alle figlie che avevano già raggiunto, prima della richiesta di revisione dell'assegno, l’indipendenza economica. (continua a leggere)
        Se gli ex coniugi hanno stipulato un accordo transattivo in merito all'assegno di mantenimento, esso è valido anche se non omologato dal giudice; la parte che vi si attenga non commette alcun reato. (continua a leggere)
        Qualora un accordo di negoziazione assistita preveda il trasferimento di un bene immobile o di una sua quota, non basta la scrittura privata autenticata, ma è necessario che venga redatto un atto notarile. (continua a leggere)
        I criteri fissati in materia di assegno divorzile dalle Sezioni Unite, con la sentenza n. 18287/2018, non costituiscono un giustificato motivo per la revisione del vecchio assegno di divorzio, per la quale è sempre necessario un cambiamento... (continua a leggere)
        Per addebitare la separazione non è necessario provare l'adulterio: bastano sospetti di infedeltà che offendano la dignità del coniuge. (continua a leggere)
        Il conseguimento di una borsa di studio da parte della figlia, non determinando il raggiungimento dell’indipendenza economica, non fa venir meno l’obbligo del genitore di mantenerla. (continua a leggere)
        La Cassazione ha stabilito che per escludere lo stato di abbandono di minori in presenza di parenti entro il quarto grado è necessario che questi abbiano intrattenuto col minore pregressi rapporti significativi. (continua a leggere)
        Il nuovo apporto economico fornito dall’adottante giustifica una riduzione del mantenimento dovuto dall’ex marito (continua a leggere)
        Il giudice di legittimità può sindacare le modalità di esercizio del diritto di visita solo allorquando il giudice di merito abbia fatto ricorso a criteri diversi da quello dell’esclusivo interesse del minore. (continua a leggere)