Se i genitori sono entrambi detenuti, lo stato di abbandono del figlio, non dipendendo da cause di forza maggiore transitorie, comporta il suo stato di adottabilità. (continua a leggere)
Non dovendo più fare riferimento al criterio del tenore di vita, non ha diritto all’assegno divorzile la moglie che lavora in nero. (continua a leggere)
Per dividere la pensione di reversibilità tra ex coniuge e coniuge attuale rileva anche la precedente convivenza con quest’ultima. (continua a leggere)
L’allontanamento da casa, anche breve, del coniuge può determinare l’addebito e l’onere probatorio dell’intollerabilità della convivenza ricade su di lui. (continua a leggere)
L’ex coniuge che si limiti ad aspettare offerte di lavoro senza cercarle attivamente può vedersi ridurre il mantenimento. (continua a leggere)
L’affido condiviso non significa che i genitori debbano trascorrere con i figlio esattamente lo stesso tempo. (continua a leggere)
La morte del coniuge travolge ogni pronuncia emessa in passato, relativa al rapporto di coniugio e ai profili economici, e non ancora passata in giudicato. (continua a leggere)
La Cassazione ha negato la possibilità di concedere gli alimenti ad una moglie afflitta da depressione se questa sarebbe comunque in grado di svolgere un'occupazione anche solo meramente esecutiva. (continua a leggere)
Capacità di relazione effettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto, sono tra i principali indici valutativi ai fini della scelta del genitore presso cui collocare il minore. (continua a leggere)
La determinazione dell’assegno mensile divorzile è operata sulla base della natura perequativo-compensativa dello stesso. (continua a leggere)