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Debiti del coniuge, rischi di pagarli anche in separazione dei beni: ecco in quali casi e cosa devi fare

Debiti del coniuge, rischi di pagarli anche in separazione dei beni: ecco in quali casi e cosa devi fare
Separazione dei beni e debiti del coniuge: cosa rischi davvero? Scopri quando il patrimonio resta protetto e quando può essere coinvolto
Come è noto, il regime di separazione dei beni tra coniugi è uno dei due principali regimi patrimoniali previsti dall'ordinamento italiano per regolare i rapporti economici nella coppia coniugale. La possibilità di scegliere tale regime, di cui all'art. 215 del c.c., si è palesata con la riforma del diritto di famiglia approvata con la legge 151/1975. È un regime convenzionale - cioè scelto volontariamente dai coniugi in alternativa a quello della comunione - e prevede che ciascun coniuge resti titolare esclusivo dei beni acquistati prima e durante il matrimonio, occupandosene in completa autonomia. In quanto la separazione dei beni permette ai coniugi di tenere distinti i rispettivi patrimoni, c'è una domanda che sorge spontanea: qualora uno tra marito o moglie sia debitore, l'altro coniuge - pur in regime di separazione - può essere costretto a pagare solidalmente i debiti dell'altro, anche tramite lo strumento dell'esecuzione forzata?

Ebbene, in linea generale le regole civilistiche indicano che, in caso di opzione per la separazione dei beni, i creditori potranno aggredire esclusivamente il patrimonio personale del coniuge debitore. Invece, i beni dell'altro coniuge resteranno protetti proprio per la scelta del regime di separazione dei beni. In altre parole, la responsabilità - in questi casi - è individuale: scegliendo tale organizzazione dei rapporti economici nella coppia, ogni coniuge risponderà soltanto dei debiti contratti personalmente, senza coinvolgere il patrimonio dell'altro.

Tuttavia c'è un distinguo da fare. La dottrina civilistica, fondandosi sui principi di parità e solidarietà a fondamento della riforma del diritto di famiglia, considera che dei debiti contratti per il bene della famiglia - anche solo da uno dei due coniugi - siano chiamati a rispondere entrambi, al di là del regime patrimoniale prescelto. Se infatti gli obblighi, da cui è sorto il debito, sono stati contratti nell'interesse comune della famiglia o per soddisfarne un bisogno - e ciò è documentato e dimostrato dal creditore - quest'ultimo potrà effettivamente sfruttare il meccanismo dell'esecuzione forzata sui beni del coniuge non debitore. Perciò, il creditore potrà aggredire anche il patrimonio del compagno o della compagna del debitore, se sarà in grado di provare in tribunale che l'obbligazione è sorta per soddisfare una necessità facente capo a tutto il nucleo familiare (ad es. pagamento canone di locazione, spese per utenze domestiche).

Attenzione però: i giudici non appoggiano in pieno questa soluzione, dando maggior rilievo alla regola generale per cui il contratto non produce effetti rispetto ai terzi (Cass. 3471/2007). Al momento, il punto di incontro tra giurisprudenza e dottrina sulla questione è quello di considerare che i coniugi in separazione dei beni rispondano solidalmente delle spese fatte nell'interesse della famiglia, ma solo quando queste siano indispensabili e non rinviabili o riguardino un bisogno primario della famiglia (ad es. quelle che riguardano la salute).

Inoltre, un'altra situazione particolare attiene alle imprese familiari. Se uno dei coniugi gestisce un'azienda familiare e l'altro partecipa in modo attivo all'attività imprenditoriale, possono insorgere delle controversie legali sulla responsabilità dei debiti contratti per l'azienda. Ebbene, in tali circostanze, il coinvolgimento attivo del coniuge nell'impresa potrebbe comportare una corresponsabilità nei debiti aziendali.

Concludendo, mantenere una chiara documentazione dei beni e dei debiti sarà una buona regola per proteggere il proprio patrimonio, in caso di debiti del coniuge. Ecco perché può rivelarsi essenziale consultare un avvocato, per gestire i debiti non saldati e fissare un preciso piano di pagamento. Se un coniuge non fa fronte a un debito e l'altro è coinvolto, un legale potrà infatti aiutare a negoziare un piano di pagamento che protegga gli interessi della coppia.

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