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Slitta l'obbligo del seggiolino salva-bebč

Slitta l'obbligo del seggiolino salva-bebč
L'obbligo di adottare dispositivi "salva-bebé", previsto dalla legge 117/2018 dal 1° luglio, slitta a dopo l'estate.
La legge 117/2018, entrata in vigore a fine ottobre 2018, ha previsto l'obbligo, a partire dal prossimo 1° luglio di avere un cosiddetto 'seggiolino salva bebè' a bordo per tutti coloro che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni.

Cosa sono questi seggiolini "salve-bebè"? Sono dei seggiolini costruiti con accortezze tali da scongiurare le conseguenze dell'abbandono o della dimenticanza dei piccoli nelle automobili, circostanza spesse volte in prima pagina nelle cronaca dei quotidiani.

La normativa dello scorso ottobre si è limitata a introdurre l'obbligatorietà di questi sistemi rimandando ogni decisione sulle caratteristiche tecniche di tali dispositivi a un decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il decreto (che doveva arrivare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, quindi entro il 27 dicembre 2018) ha in realtà visto la luce sotto forma di bozza di testo il 21 gennaio 2019.
Il testo, che è stato inviato per eventuali aggiustamenti all'ufficio TRIS, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione Europea, sarebbe dovuto rimanerci fino al 22 aprile, ma a causa di una proroga ci rimarrà fino al 22 luglio, per poi finire al Consiglio di Stato che dovrà dare parere positivo affinché sia pubblicato.
Da quel momento dovranno passare altri 120 giorni affinché le disposizioni di legge sui sistemi anti abbandono entrino in vigore. L'obbligo è dunque rimandato a non prima del 19 novembre 2019.

Quando le specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti saranno finalmente disciplinate, scatterà ufficialmente l'obbligo previsto dalla legge per i genitori di dotarsi dei nuovi seggiolini rispondenti alle caratteristiche indicate.

Sino ad allora, in sostanza, i genitori non sono obbligati ad adottare i dispositivi "salva-bebè", né sarà consentito agli organi di polizia stradale di sanzionare l'assenza a bordo dei veicoli di tali dispositivi. Le sanzioni previste, infatti, sono quella del pagamento di una multa da 80 a 323 euro con decurtazione di 5 punti dalla patente.

In caso di recidiva, ovvero qualora il conducente incorra, in un periodo di due anni, in una delle violazioni per almeno due volte, all'ultima infrazione conseguirà la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi.


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