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Pensione, dicembre pił ricco grazie alla doppia integrazione, bonus da 154,94 euro e quattordicesima: ecco a chi spetta

Pensione, dicembre pił ricco grazie alla doppia integrazione, bonus da 154,94 euro e quattordicesima: ecco a chi spetta
Tra importi aggiuntivi e quattordicesima, ecco quali norme e requisiti spiegano l’incremento della mensilità di fine anno
La mensilità della pensione corrispondente a dicembre 2025, per molti beneficiari, sarà più consistente rispetto agli altri mesi dell’anno, grazie ad un sistema di integrazioni e somme aggiuntive che si sommeranno alla normale prestazione pensionistica. Tale situazione eccezionale è frutto di norme specifiche, che il legislatore ha disposto nel tempo per garantire un maggiore sostegno ai pensionati con redditi più bassi.

La prima delle integrazioni di cui si parla riguarda un importo aggiuntivo di 154,94 euro, che viene erogato nella pensione di dicembre a titolo provvisorio in base alle elaborazioni dell’INPS e al rispetto di condizioni contributive e reddituali precise. Questo importo affonda le radici nella normativa prevista dalla legge finanziaria 2001 (legge n. 388 del 23 dicembre 2000), che prevede la possibilità di integrare la pensione di chi percepisce prestazioni modeste fino a una certa soglia reddituale. L’erogazione avviene in via provvisoria sulla base dei dati reddituali presenti negli archivi dell’Istituto e, successivamente, viene verificata l’effettiva sussistenza dei requisiti reddituali dichiarati. Nel caso in cui emerga che i requisiti non sono stati rispettati, l’INPS procederà al recupero delle somme erogate in eccesso.

Il meccanismo di erogazione prende in considerazione un vincolo reddituale: il beneficio è riconosciuto a coloro il cui reddito complessivo annuo non supera determinati limiti, quali:
  • fino a 11.766,30 euro per i redditi individuali
  • fino a 23.532,60 euro per i redditi familiari in caso di pensionato coniuge, sempre nel 2025 considerando i parametri di perequazione recentemente aggiornati.

Inoltre, perché sussista il diritto all’importo aggiuntivo, la pensione annua complessiva deve ammontare a un importo compreso tra il trattamento minimo annuo (pari a 7.844,20 euro nel 2025) e un valore massimo di 7.999,14 euro, comprensivi dell’eventuale integrazione al minimo. Per pensioni collocate in questa fascia, l’INPS riconosce la differenza necessaria per raggiungere tale importo fino all’importo massimo di circa 155,00 euro.

Contestualmente all’importo aggiuntivo, dicembre 2025 vede la presenza di un’altra integrazione significativa: la quattordicesima pensionistica. Questo beneficio, previsto da una normativa specifica (originariamente dal decreto legge n. 81/2007 e successivamente modificato), viene riconosciuto a coloro che hanno maturato i requisiti per ottenere la pensione nel secondo semestre dell’anno. In pratica, si tratta di una somma aggiuntiva erogata solo una volta all’anno, destinata a soggetti che raggiungono determinate condizioni anagrafiche e contributive, tra cui il compimento del 64° anno di età tra agosto e dicembre 2025 o l’ingresso nel sistema pensionistico nel corso del 2025. Anche per la quattordicesima valgono specifici criteri reddituali, allineati ai limiti utilizzati per la valutazione della pensione minima nel corso dell’anno.

La combinazione di queste due integrazioni, quali l’importo aggiuntivo di circa 155,00 euro e la quattordicesima, a dicembre 2025 determina, per molti pensionati, un cedolino più consistente rispetto agli altri mesi, con una rilevante ricaduta sul reddito disponibile in vista delle spese di fine anno. I pensionati interessati possono consultare i dettagli di queste voci nel proprio cedolino INPS di dicembre 2025, che le identificherà con diciture chiare come “Importo aggiuntivo (Legge n. 388/2000)” e “Quattordicesima (Legge n. 127/2007)”.
Le informazioni possono essere verificate anche tramite la propria area personale MyINPS, attraverso le notifiche digitali via email o tramite l’App Io, qualora il pensionato abbia fornito i propri recapiti.

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