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Pensione anticipata, brutte notizie: stop a cumulo fondi complementari e tagli alle agevolazioni per lavori usuranti

Pensione anticipata, brutte notizie: stop a cumulo fondi complementari e tagli alle agevolazioni per lavori usuranti
La nuova stretta sulle pensioni colpisce in modo particolare i lavoratori precoci e quelli impegnati in mansioni usuranti, attraverso una serie di modifiche inserite nella manovra economica. Vediamole insieme
Tra le novità di rilievo che accompagnano la prossima manovra finanziaria viene in rilievo l'arresto della possibilità di anticipare la pensione di vecchiaia sommando gli importi derivanti da diverse forme di previdenza complementare. La norma, inizialmente prevista per il 2025, consentiva di considerare il valore di una o più rendite integrative per raggiungere il requisito minimo mensile necessario all’accesso alla pensione di vecchiaia, riservata a chi ha almeno 20 anni di contributi ed è interamente nel regime contributivo.

Le risorse destinate all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci subiranno inoltre ulteriori riduzioni: 50 milioni di euro in meno nel 2033 e 100 milioni a partire dal 2034.

Contestualmente, anche il Fondo per il pensionamento anticipato dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti sarà ridimensionato, con un taglio di 40 milioni di euro annui dal 2033, passando dagli attuali 233 milioni a 194 milioni.
Il significato di "lavoro usurante" è riconducibile alle mansioni pratiche che sono spesso fonte di stress e di infortuni per via dell’impegno fisico che richiedono.

Ma quali mansioni devono intendersi come usuranti?
Con il D. Lgs. n. 67 del 2011, il legislatore ha previsto la possibilità di accedere alla pensione anticipata - con requisiti agevolati - per i lavoratori pubblici o privati che svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti. Per mansioni particolarmente usuranti il legislatore fa riferimento alle seguenti:
  • "lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature", mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti”, in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”.

E come funziona l’accesso alla pensione anticipata?
Per accedere al trattamento pensionistico è necessario che l’interessato presenti domanda di pensione, il cui accoglimento è subordinato alla sussistenza di ogni altra condizione di legge (ad esempio la cessazione del rapporto di lavoro dipendente). L’INPS comunica all’interessato, in caso di accoglimento della domanda di accesso al beneficio, la prima decorrenza utile della pensione.
Dal 1° gennaio 2017, ai trattamenti pensionistici da liquidare in favore degli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti non si applicano le cosiddette “finestre mobili” (ossia il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico di 12 mesi, per i lavoratori dipendenti, o di 18 mesi, per i lavoratori autonomi, dal perfezionamento dei requisiti).

Per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre, inoltre, che l’attività usurante sia svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono:
  1. per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo):
  2. dipendenti: quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  3. autonomi: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

2. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
  • dipendenti: quota 98,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;

3. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
  • dipendenti: quota 99,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • autonomi: quota 100,6 (somma di età e anzianità contributiva), con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.

Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

Si segnala infine che, ai fini dell'accesso all'anticipo pensionistico il legislatore ha istituito la nuova categoria delle mansioni particolarmente gravose:
  • addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • addetti spostamento merci e/o facchini;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
  • conducenti treni e personale viaggiante in genere;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • infermieri o ostetriche che operano su turni;
  • maestre/i di asilo nido e scuola dell'infanzia;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti.

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