Aprire una partita IVA in Italia comporta, per la maggior parte dei liberi professionisti e lavoratori autonomi, l'obbligo di versare contributi previdenziali all'INPS. Tuttavia, esistono situazioni specifiche in cui è possibile essere esonerati da tale obbligo, sempre nel rispetto delle normative vigenti.
L'esonero dal versamento dei contributi INPS è previsto solo in determinate circostanze. Ecco i principali casi in cui è possibile beneficiare di tale esonero:
L'esonero dal versamento dei contributi INPS è previsto solo in determinate circostanze. Ecco i principali casi in cui è possibile beneficiare di tale esonero:
- professionisti senza albo di riferimento: i lavoratori autonomi che non sono iscritti a un albo professionale devono obbligatoriamente iscriversi alla Gestione Separata dell'INPS. Tuttavia, non essendoci un obbligo di contribuzione minima in questa particolare cassa pubblica, se il professionista non produce reddito, non sarà tenuto al pagamento di alcun contributo;
- professionisti che tornano dall'estero: coloro che hanno lavorato all'estero e hanno versato i contributi previdenziali in un altro Stato membro dell'UE o in un paese con cui l'Italia ha stipulato accordi bilaterali possono essere esonerati dal versamento dei contributi INPS in Italia;
- lavoratori dipendenti full time che contemporaneamente svolgono l’attività di commercianti o artigiani autonomi: chi svolge attività di lavoro autonomo mentre risulta impiegato full time presso un datore di lavoro non è obbligato a versare i contributi previdenziali all'INPS, purché il reddito derivante da tali attività non rappresenti la sua principale fonte di sostentamento.
Per poter beneficiare dell'esonero dai contributi INPS, è necessario formulare un’apposita istanza di esonero diretta all’ente previdenziale. Inoltre, è indispensabile il rispetto di specifici requisiti, quali:
- assenza di iscrizione a una cassa previdenziale: il lavoratore deve non essere iscritto a una cassa previdenziale obbligatoria, come quella degli ingegneri (Inarcassa) o degli avvocati (Cassa Forense);
- attività non esclusiva: l'attività professionale deve essere svolta in forma non esclusiva, ovvero non deve costituire la principale fonte di reddito del lavoratore. È, quindi, possibile avere una partita IVA senza pagare l’INPS solo se il titolare ha un lavoro subordinato a tempo pieno e l’attività professionale con partita IVA rappresenta solo una “seconda entrata”. In tal caso, infatti, gli oneri pensionistici saranno assolti dal datore di lavoro presso cui il titolare di partita IVA è impiegato, in qualità di sostituto d’imposta.
È importante sottolineare che l'esonero non è automatico e, all'atto di presentazione della richiesta, l'interessato deve fornire adeguata documentazione che attesti il rispetto dei requisiti sopra indicati.
I professionisti che non sono iscritti a un albo professionale e che non svolgono attività professionale in forma esclusiva devono iscriversi alla Gestione Separata dell'INPS, ma non saranno soggetti ad un obbligo contributivo minimo: i contributi da pagare saranno calcolati sulla base del reddito prodotto, senza soglia minima. Dunque, in assenza di redditi, non ci saranno contributi.
I professionisti che hanno lavorato all'estero e hanno versato i contributi previdenziali in un altro Stato membro dell'UE o in un Paese con cui l'Italia ha stipulato accordi bilaterali di sicurezza sociale possono essere esonerati dal versamento dei contributi INPS in Italia. Tuttavia, è necessario fornire adeguata documentazione che attesti i periodi di contribuzione estera e il rispetto delle normative internazionali in materia di previdenza sociale.
Sebbene esistano casi in cui è possibile essere esonerati dal versamento dei contributi INPS, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione e consultare un professionista del settore per evitare errori o omissioni. L'INPS dispone di strumenti di controllo e verifica, e l'omesso versamento dei contributi può comportare sanzioni e obblighi di recupero. Pertanto, è sempre consigliabile agire con prudenza e conformità alle normative vigenti.
I professionisti che non sono iscritti a un albo professionale e che non svolgono attività professionale in forma esclusiva devono iscriversi alla Gestione Separata dell'INPS, ma non saranno soggetti ad un obbligo contributivo minimo: i contributi da pagare saranno calcolati sulla base del reddito prodotto, senza soglia minima. Dunque, in assenza di redditi, non ci saranno contributi.
I professionisti che hanno lavorato all'estero e hanno versato i contributi previdenziali in un altro Stato membro dell'UE o in un Paese con cui l'Italia ha stipulato accordi bilaterali di sicurezza sociale possono essere esonerati dal versamento dei contributi INPS in Italia. Tuttavia, è necessario fornire adeguata documentazione che attesti i periodi di contribuzione estera e il rispetto delle normative internazionali in materia di previdenza sociale.
Sebbene esistano casi in cui è possibile essere esonerati dal versamento dei contributi INPS, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione e consultare un professionista del settore per evitare errori o omissioni. L'INPS dispone di strumenti di controllo e verifica, e l'omesso versamento dei contributi può comportare sanzioni e obblighi di recupero. Pertanto, è sempre consigliabile agire con prudenza e conformità alle normative vigenti.