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Legge 104 e contrassegno disabili 2024, ecco quali sono le patologie che danno diritto al pass e chi può utilizzarlo

Legge 104 e contrassegno disabili 2024, ecco quali sono le patologie che danno diritto al pass e chi può utilizzarlo
Sei un beneficiario della Legge 104 e vuoi ottenere il "pass per disabili"? Ti spieghiamo cosa puoi fare
Le persone portatrici di handicap, si sa, incontrano diverse difficoltà nella vita di tutti i giorni, ed è per questo che la legge cerca di predisporre delle misure a loro favore e a favore dei familiari che prestano assistenza a tali soggetti, i cosiddetti "caregiver".
Tra le agevolazioni previste per i disabili, vi è il contrassegno invalidi. Si tratta, in sostanza, di un contrassegno per auto finalizzato a facilitare la mobilità delle persone disabili, evitando loro la contestazione di infrazioni, naturalmente in deroga ad alcune prescrizioni di legge.
Ad esempio, chi è in possesso di tale "pass" per invalidi ha la possibilità di parcheggiare l'auto in determinate postazioni riservate o di circolare liberamente all'interno delle ZTL, le zone a traffico limitato.
Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di proseguire nella lettura.

In primo luogo, chi ha il diritto al rilascio di tale contrassegno? Può essere rilasciato in favore di persona che non è stata riconosciuta disabile grave? E può essere rilasciato solo al soggetto invalido o anche ai caregiver?
In realtà, ciò che rileva non è tanto la gravità o meno dell'handicap, e quindi la situazione di disabilità ai sensi del comma 1 o del comma 3 dell'art. 3 della Legge n. 104/1992, ma la condizione sanitaria del soggetto invalido.
Infatti, come ricavabile anche dal sito dell'ACI, il contrassegno invalidi può essere rilasciato:
  • alle persone con capacità di deambulazione compromessa o comunque sensibilmente ridotta;
  • alle persone non vedenti.
La durata di tale pass è di cinque anni e, alla scadenza, può essere rinnovato.
Inoltre, il contrassegno può altresì essere rilasciato, per un periodo inferiore ai cinque anni, a:
  • persone con una temporanea riduzione della capacità di deambulazione a causa di infortunio o per altre patologie;
  • persone con totale assenza di ogni autonomia funzionale e con necessità di assistenza continua, per recarsi in luoghi di cura.
Per quanto riguarda la normativa di riferimento, bisogna guardare all'art. 188 del Codice della Strada, nonché all'art. 381 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada. Difatti, sul verbale relativo all'accertamento dell'handicap, deve esservi la dicitura "Portatore di handicap con capacità motorie sensibilmente ridotte ai sensi dell’art. 381 DPR n. 495/92″.
In particolare, l'art. 381 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada indica anche come ottenere il contrassegno. Secondo la norma, è necessario presentare domanda al sindaco del comune di residenza, dichiarando, sotto la propria responsabilità, i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta. Inoltre, va presentata la certificazione medica rilasciata dall'ufficio medico-legale dell'Azienda Sanitaria Locale di appartenenza, dalla quale risulti che nella visita medica sia stato espressamente accertato che la persona per la quale viene chiesta l'autorizzazione ha effettivamente la capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.
L'autorizzazione, come abbiamo detto, ha una validità di cinque anni. Il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio.

Il contrassegno è valido su tutto il territorio nazionale, ma non solo. Infatti, a partire dal 15 settembre 2012, è stato introdotto, con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 30 luglio 2012, il nuovo contrassegno europeo, conforme al "contrassegno unificato disabili europeo" (CUDE), previsto dalla Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea 98/376/CE.
Il nuovo contrassegno, quindi, è valido su tutto il territorio dell'UE.

Ma capiamo bene a chi è intestato tale contrassegno e quando e da chi può essere utilizzato.
In primo luogo, il contrassegno è un tagliando nominativo, ed è rilasciato al soggetto disabile, e non al caregiver, come abbiamo visto. Di conseguenza, riporta il nome della persona invalida e non è cedibile. Su tale "pass" è raffigurato il simbolo della disabilità.
Il contrassegno, essendo strettamente personale, non è vincolato ad uno specifico veicolo, ma può essere utilizzato su qualunque mezzo destinato alla mobilità del disabile, a prescindere dalla titolarità di una patente di guida o dalla proprietà di un veicolo.
Di conseguenza, è naturale che indirettamente ne usufruisca anche il caregiver o comunque il soggetto che trasporta il disabile, ma il contrassegno può essere usato solo ed esclusivamente se l’intestatario del contrassegno è a bordo.
Per usufruire del "pass invalidi" e delle sue agevolazioni, quindi, il disabile deve essere necessariamente a bordo dell'auto, a prescindere che sia alla guida o che sia accompagnato da terzi, e il contrassegno deve essere sempre esposto in originale, in modo ben visibile, sul parabrezza del veicolo. Il caregiver, quindi, non può utilizzarlo in assenza della persona invalida.
In caso di decesso del titolare, di perdita dei requisiti o di scadenza del termine di validità, il contrassegno va restituito all’ufficio competente che lo ha rilasciato.

Ma quali sono le agevolazioni per chi possiede tale contrassegno?
I possessori di tale "pass" possono liberamente circolare e sostare nelle Ztl (Zone a traffico limitato) e nelle Zsl (Zone a sosta limitata) quando il Comune autorizza l’accesso ai veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità, nonché nelle Ztc (Zone a traffico controllato) e nelle Apu (Aree pedonali urbane) quando è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità.

Per quanto riguarda, invece, le agevolazioni relative al parcheggio, chi possiede il contrassegno può parcheggiare:
  • negli spazi riservati, delimitati dalle strisce gialle, sempre gratuiti;
  • nei parcheggi pubblici riservati, fatta eccezione per quelli riservati a determinati titolari;
  • nelle aree parcheggio a tempo determinato, senza dover esporre il disco orario;
  • nei parcheggi a pagamento a strisce blu, senza dover pagare il parchimetro, ma sempre che i parcheggi per disabili siano occupati;
  • nelle zone in cui la sosta è vietata o limitata, purché il parcheggio non sia di intralcio alla circolazione.
Questo è tutto quello che devi sapere per fare domanda per il contrassegno invalidi. Non ti resta che procedere, se sei in possesso dei requisiti.


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