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Lavoratore, scatta subito la visita medica se il datore sospetta che fai uso di alcol o droghe: nuovo Decreto Legge

Lavoratore, scatta subito la visita medica se il datore sospetta che fai uso di alcol o droghe: nuovo Decreto Legge
Il legislatore introduce nuove misure per la sicurezza sul lavoro, tra cui visite mediche immediate in caso di sospetto uso di droghe o alcol, più ispettori e formazione obbligatoria anche per le piccole imprese, rilancio del fascicolo elettronico del lavoratore e copertura Inail estesa agli studenti nei PCTO
Con l'introduzione del D.L. 159/2025, il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro subisce una svolta significativa. Una delle novità più discusse riguarda la possibilità - per datori di lavoro e preposti - di richiedere una visita medica immediata nel momento in cui vi sia un sospetto fondato che un dipendente abbia fatto uso di sostanze stupefacenti o alcol durante l'orario di lavoro. Non si tratta più, quindi, di semplici controlli programmati, ma di una misura reattiva che può scattare sulla base di un semplice ragionevole motivo.

La novità si inserisce in un quadro più ampio di interventi volti a rafforzare la prevenzione, soprattutto in contesti professionali ad alto rischio come cantieri, trasporti e industrie pesanti. L'accertamento medico potrà scattare in presenza di segnali come comportamenti incoerenti, odori sospetti o segnalazioni da parte di colleghi. La valutazione viene demandata alla discrezionalità del datore di lavoro o di un suo delegato, aprendo così la questione del bilanciamento tra il diritto alla sicurezza collettiva e il rispetto della sfera privata del lavoratore.
Per capire, in concreto, come verrà applicata questa nuova disposizione, sarà necessario attendere la definizione delle regole operative tramite un accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, previsto entro il 31 dicembre 2026.

Il provvedimento, tuttavia, non si limita alla questione dei test su alcol e droghe. Al centro del decreto vi è un rafforzamento strutturale del sistema di prevenzione. In primo luogo, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e i Carabinieri del Nucleo Tutela Lavoro beneficeranno dell'ingresso di 300 nuovi ispettori tecnici tra il 2026 e il 2028, assunzioni che saranno gestite in maniera snella e in deroga ai vincoli di mobilità.

È, inoltre, previsto un ampliamento dell'offerta formativa. L'obbligo di aggiornamento periodico per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene esteso anche alle piccole imprese, con meno di 15 dipendenti, colmando così una lacuna storica nel sistema di prevenzione. Inoltre, vengono fissati nuovi criteri per gli enti di formazione, che dovranno garantire standard qualitativi più elevati per poter operare nel settore.

Una delle innovazioni più rilevanti sotto il profilo della tracciabilità riguarda il tentativo di recuperare il fascicolo elettronico del lavoratore. Tutte le competenze maturate attraverso la formazione in materia di sicurezza dovranno essere registrate in questo strumento, introdotto dal D.Lgs. 150/2015, ma finora poco utilizzato. Il fascicolo consentirà ai datori di lavoro di programmare percorsi formativi su misura e offrirà agli ispettori uno strumento di verifica immediata sulla correttezza degli adempimenti.

Il decreto estende la copertura assicurativa Inail agli studenti impegnati nei percorsi scuola-lavoro (PCTO), includendo anche gli infortuni che si verificano nel tragitto da casa alla sede della formazione. A partire dal 2026, inoltre, saranno attivate borse di studio destinate ai figli di lavoratori deceduti in incidenti sul lavoro, un segnale tangibile di attenzione verso le famiglie colpite da tragedie spesso evitabili.

Infine, il decreto impone una destinazione vincolata dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate dalle Asl. Questi fondi dovranno essere reinvestiti integralmente in iniziative di prevenzione, formazione e vigilanza, rafforzando l'efficacia dell'intero sistema di sicurezza aziendale.


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