Nel prossimo anno, il calcolo dell’indicatore ISEE continuerà ad essere fondamentale per accedere alle principali forme di sostegno economico per famiglie, lavoratori e soggetti fragili. Con la riforma del calcolo prevista dalla legge di Bilancio, il valore dell’indicatore tenderà ad abbassarsi per molti nuclei, soprattutto per effetto di una maggiore tutela della prima casa e di una scala di equivalenza più favorevole alle famiglie numerose. Questo significa che più famiglie potranno rientrare nelle soglie richieste per ottenere bonus e agevolazioni.
L’accesso ai benefici resta scandito da fasce reddituali precise, ognuna collegata a un limite ISEE da non superare. Vediamole insieme.
La prima categoria, quella che riguarda le situazioni di particolare fragilità (persone con disabilità grave o anziani non autosufficienti) prevede un sostegno fino a circa 850,00 euro mensili, ma richiede un ISEE non superiore a 6.000,00 euro.
Altra misura è la Carta acquisti, destinata ai nuclei con bimbi sotto i 3 anni o con over 65 in condizioni di disagio. Per usufruirne, l’ISEE non deve superare 8.117,17 euro.
Inoltre, per le famiglie che faticano a sostenere le spese dell’energia, nel 2026 resterà attivo il bonus sociale su luce, gas e acqua. Qui il limite è un po’ più ampio: occorre un ISEE inferiore a 9.530,00 euro, che sale però fino a 20.000,00 euro per i nuclei con almeno quattro figli. La soglia differenziata riconosce il peso crescente delle utenze al crescere della famiglia.
Uno dei sostegni più discussi, l’Assegno di inclusione, resta accessibile a chi ha un ISEE non superiore a 10.140,00 euro, anche se occorrono ulteriori requisiti soggettivi e patrimoniali per ottenerlo. Qui, l’ISEE rappresenta comunque uno dei requisiti imprescindibili per ottenerlo.
C’è poi una misura destinata alle famiglie di almeno tre persone, con redditi bassi e prive di altri sostegni economici: la Carta “Dedicata a te”. In questo caso l’ISEE del nucleo non deve superare 15.000,00 euro, collocando il bonus nella fascia intermedia dei bisogni familiari.
Nella stessa fascia reddituale (nuclei con ISEE non superiore a 15.000,00 euro) si colloca un’altra misura di sostegno rivolta a favorire l’accesso alla cultura e all’educazione dei giovani: la Carta della Cultura. Questa iniziativa è riservata a chi ha compiuto 18 anni nel 2025 e consente di ottenere un credito pari a 500,00 euro da spendere in libri o servizi culturali.
Per le famiglie con figli, il 2026 conferma che l’Assegno Unico continua a spettare in modo universale, ma l’importo massimo è riservato solo a chi possiede un ISEE non superiore a circa 17.000,00 euro. Sopra tale soglia l’assegno diminuisce progressivamente, ma resta riconosciuto anche a chi la supera.
Per chi accoglie una nuova nascita, un’adozione o un affidamento, vi è poi l’Assegno di maternità erogato dai singoli Comuni. Per beneficiare dell’assegno, che nello scorso anno era pari a circa 407,40 euro al mese per cinque mesi, è necessario che l’ISEE del nucleo familiare non superi 20.382,90 euro.
Più generoso ancora il perimetro del bonus nido: il massimo contributo annuale, pari a 3.000,00 euro, spetta ai nuclei con ISEE sotto i 25.000,00 euro. Il beneficio, in ogni caso, si estende anche a chi ha un ISEE più alto, fino a 40.000,00 euro, con un importo che si riduce proporzionalmente all’aumentare del reddito.
Il limite più ampio di tutti riguarda il bonus nuove nascite, previsto per bambini nati o adottati dal 2025 in poi. Qui l’ISEE da non superare è 40.000,00 euro, segnale di una misura che mira a sostenere la natalità e non le difficoltà economiche dei nuclei familiari.
In questo scenario, il momento cruciale sarà la presentazione del nuovo ISEE: analizzare il valore catastale della prima casa, aggiornare correttamente la composizione del nucleo familiare e verificare i requisiti specifici per ciascuna agevolazione diventerà un passaggio strategico per non perdere alcuna opportunità.