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Concorsi pubblici, in arrivo oltre 54.000 assunzioni dei docenti per il 2025/26: ecco i requisiti e tutti i dettagli

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Concorsi pubblici, in arrivo oltre 54.000 assunzioni dei docenti per il 2025/26: ecco i requisiti e tutti i dettagli
Stabilizzazione per docenti di ruolo, sostegno e religione cattolica: l'ampio piano di immissioni mira a garantire continuità didattica e scuola inclusiva
Il 14 luglio 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato un importante provvedimento, destinato ad incidere in modo significativo sull’organizzazione della scuola italiana: il decreto per le assunzioni dei docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2025/2026. In virtù di questo decreto, per il prossimo anno scolastico, saranno assunti in ruolo 54.526 docenti in totale. Si tratta, secondo le parole del Ministro Valditara, del più consistente piano di immissioni in ruolo degli ultimi anni. Lo stesso Ministro ha dichiarato che il piano rappresenta “un passo decisivo verso una scuola più solida, stabile e capace di rispondere alle esigenze di tutti gli studenti”.

Ma cosa significa, in concreto, questa notizia? Cerchiamo di fare chiarezza.

Il decreto ministeriale firmato da Valditara stabilisce che 48.504 docenti saranno assunti nei ruoli comuni e di sostegno, mentre 6.022 nuovi insegnanti di religione cattolica prenderanno servizio grazie al concorso bandito nel 2024.
Questi numeri non sono scelti a caso. Derivano da una precisa pianificazione dei posti vacanti nelle scuole statali e si inseriscono all’interno della programmazione autorizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. In pratica, per procedere con nuove assunzioni nel pubblico impiego, è necessario rispettare un doppio binario: da un lato, l’effettivo fabbisogno determinato dalle scuole; dall’altro, i vincoli di bilancio e la sostenibilità finanziaria certificata dalla Ragioneria dello Stato.

Le immissioni in ruolo riguarderanno innanzitutto:
  • docenti vincitori dei concorsi ordinari banditi nel 2020 e nel 2023;
  • docenti delle graduatorie ad esaurimento;
  • docenti di sostegno iscritti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze con specializzazione;
  • docenti idonei nei concorsi di religione cattolica, che potranno ora entrare in ruolo dopo più di 20 anni dall’ultimo concorso nazionale, avvenuto nel 2004.
Il reclutamento avverrà su base regionale e provinciale, seguendo le disponibilità comunicate dagli Uffici scolastici regionali. In caso di esaurimento delle graduatorie in alcune province, sarà possibile procedere con l’assegnazione dei posti anche in altre zone d’Italia.

Una delle novità più significative di questo piano riguarda proprio l’insegnamento della religione cattolica. Dopo vent’anni, torna una procedura concorsuale nazionale per la stabilizzazione di questi docenti, che spesso hanno svolto servizio per anni in condizione di precarietà. Il concorso, bandito nel 2024, ha previsto sia una prova ordinaria sia una procedura straordinaria riservata a chi ha maturato almeno trentasei mesi di servizio.

Il Ministro Valditara ha sottolineato come l’obiettivo principale di questo intervento sia garantire continuità didattica e stabilità, sia ai docenti che agli studenti. In particolare, ha evidenziato l’importanza del reclutamento sul sostegno: dei 48.504 docenti, 13.860 saranno destinati esclusivamente agli studenti con disabilità, un numero che intende supportare l'idea di una scuola inclusiva, che risponda alle esigenze di tutti gli studenti, compresi quelli con bisogni educativi speciali.

In questo senso, le assunzioni rispondono non solo a logiche organizzative, ma anche a precise istanze costituzionali: il diritto allo studio, sancito dall’art. 34 della Costituzione, richiede un sistema scolastico efficiente, equo e realmente accessibile a tutti gli aventi diritto.

Inoltre, va sottolineato che l’intero piano è stato reso possibile anche grazie alle risorse stanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, la parte del PNRR dedicata all’istruzione prevede l’ammodernamento del sistema scolastico non solo in termini di strutture, ma anche di risorse umane.
Le 54.526 assunzioni annunciate oggi rappresentano un segnale importante di attenzione per l’istruzione italiana. Al di là delle letture politiche o delle criticità organizzative che potranno verificarsi, il piano risponde a un’esigenza concreta: dotare le scuole italiane di un organico stabile, formato e distribuito in modo più omogeneo.

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