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Certificazione Unica 2024, ecco il nuovo modello dell'Agenzia delle Entrate: scopri chi deve inviarlo ed entro quando

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Certificazione Unica 2024, ecco il nuovo modello dell'Agenzia delle Entrate: scopri chi deve inviarlo ed entro quando
L’Agenzia delle Entrate ha approvato in via definitiva la Certificazione Unica 2024 e l’ha reso disponibile online per i contribuenti. L’invio telematico deve essere effettuato entro il 16 marzo 2024
Dopo la pubblicazione della bozza lo scorso dicembre, con il provvedimento n. 8253 del 15 gennaio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha approvato definitivamente il modello della Certificazione Unica 2024 relativa all’anno 2023, con le novità e le relative istruzioni per la compilazione.
Approvato anche il frontespizio per la trasmissione telematica con i dati anagrafici del soggetto tenuto alla comunicazione dei dati contenuti nelle certificazioni uniche e dell’incaricato alla trasmissione, ed il quadro “CT” nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate. Ha, inoltre, fornito le istruzioni necessarie per la compilazione.

Cosa è la Certificazione Unica e il suo utilizzo

La Certificazione Unica è un documento fondamentale per la dichiarazione dei redditi perché riassume i redditi maturati, comprese le provvigioni, le ritenute d’acconto e le detrazioni operate erogati nell’anno precedente. Va consegnato annualmente ai lavoratori, e inviato anche all’Agenzia delle Entrate che usa il modello come base per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. L’invio telematico del modello CU è obbligatorio per il datore di lavoro, sostituto d’imposta. I datori di lavoro consegnano la certificazione unica ai propri dipendenti e l’Inps ai pensionati e i titolari di altre prestazioni.
La Certificazione Unica 2024 attesta la corresponsione dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, corrisposti nell’anno 2023 ed assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva; di lavoro autonomo; di provvigionali e “diversi”, derivanti dai contratti di locazioni brevi (ovvero di durata non superiore a 30 giorni), ai contributi previdenziali e assistenziali.

Quando deve essere inviata

La trasmissione telematica del modello di dichiarazione deve essere eseguita all’Agenzia delle Entrate entro l’ordinaria scadenza del 16 marzo 2024 che per questa annualità cade di sabato, e di conseguenza, slitta automaticamente a lunedì 18 marzo fermo restando il maggior termine del 31 ottobre 2024 per le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili con il modello 730. Va detto che qualora il sostituto abbia rilasciato all’assistito una certificazione unica relativa ai redditi erogati nel 2023 prima del modello definitivo approvato definitivamente come sopra, dovrà inviare una nuova Cu 2024 comprensiva dei dati già certificati, entro la scadenza del 16 marzo.

Le novità del 2024

Tra le tante novità introdotte nel modello CU 2024 con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative e fiscali in Italia, si segnalano, ad esempio, la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti del settore turistico che è il settore di cruciale importanza per l’economia italiana; la riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico laddove è stata istituita una nuova sezione relativa all’Inps Gestione separata per Parasubordinati Sportivi dilettantistici e figure assimilate (SEZIONE 3 bis) riservata alla certificazione dei compensi corrisposti dal 1° luglio 2023 agli sportivi dilettantistici iscritti alla Gestione Separata INPS; ed ancora, l’innalzamento a tremila euro dei fringe benefit erogati a favore dei lavoratori dipendenti con figli a carico; l’indicazione del trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario rese dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023; infine, la rideterminazione della riduzione Irpef spettante al comparto sicurezza e difesa.

Chi deve inviarla

L’invio del telematico deve essere effettuato da coloro che nel 2023:
-hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte;
-hanno versato contributi previdenziali e assistenziali e/o premi assicurativi dovuti
all’Inail;
-hanno corrisposto somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle
ritenute alla fonte ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’INPS
(in precedenza obbligati alla presentazione del Mod. O1/M) come ad esempio le aziende straniere che occupano lavoratori italiani all’estero assicurati in Italia;
-i titolari di posizione assicurativa INAIL;
-le amministrazioni che operano come sostituto di imposta iscritte alle gestioni confluite nell’INPS gestione Dipendenti Pubblici.


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