Con il messaggio n. 2193 dell'8 luglio 2025, l'INPS ha illustrato le nuove funzionalità nel servizio online dedicato alla Prestazione Universale, la misura sperimentale prevista per il biennio 2025-2026 a sostegno delle persone anziane in condizione di particolare fragilità.
Il D.Lgs. 29/2024 (c.d. Decreto Anziani), si rammenta, ha previsto una serie di misure a favore delle persone anziane, tra cui anche un bonus di 850 euro mensili (c.d. Prestazione Universale), in via per ora solo sperimentale, da corrispondere dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Per poter ottenere il bonus sono necessari i seguenti requisiti:
Il D.Lgs. 29/2024 (c.d. Decreto Anziani), si rammenta, ha previsto una serie di misure a favore delle persone anziane, tra cui anche un bonus di 850 euro mensili (c.d. Prestazione Universale), in via per ora solo sperimentale, da corrispondere dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Per poter ottenere il bonus sono necessari i seguenti requisiti:
- età anagrafica di almeno 80 anni;
- reddito Isee non superiore a 6.000 euro;
- livello di bisogno assistenziale gravissimo;
- titolarità dell'indennità di accompagnamento.
Come indicato all'art. 36 del decreto, la prestazione, che non va a formare reddito utile per la dichiarazione dei redditi e non può essere soggetta a pignoramento, è erogata su base mensile ed è composta da:
- una quota fissa corrispondente all'indennità di accompagnamento, erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento di quest'ultima;
- una quota integrativa, denominata "assegno di assistenza", pari a 850 euro mensili, che viene erogata tramite specifico pagamento predisposto dalla procedura automatizzata tramite la piattaforma “Prestazione Universale”.
La quota integrativa, nello specifico, dev'essere utilizzata per coprire i costi di una badante assunta in regola, oppure per l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell'assistenza sociale non residenziale.
Nel caso in cui gli 850 euro non venissero utilizzati in tutto, o in parte, per il costo del lavoro di cura e assistenza o acquisto di servizi prima indicati, l'Inps procederà alla revoca dell'assegno di assistenza e l'anziano dovrà restituire la somma in precedenza ricevuta.
Adesso, con il messaggio n. 2193 dell'8 luglio 2025, viene comunicato che, attraverso la sezione “Punto d'accesso alle prestazioni non pensionistiche”, è possibile effettuare una compilazione più semplice della domanda. Vediamo di seguito i passaggi.
- Nella nuova versione del questionario “bisogno assistenziale gravissimo” si deve preliminarmente indicare il numero di componenti presenti nel nucleo familiare, escludendo il richiedente (nell'ipotesi in cui il nucleo sia formato solo dal richiedente, il valore da inserire deve essere 0).
- Dopo aver fornito tale informazione si devono indicare i dati anagrafici (codice fiscale, nome e cognome) dei singoli componenti del nucleo familiare.
- Nel caso in cui il codice fiscale fornito non risulti presente negli archivi dell'Istituto (ad esempio, nel caso di cittadini extracomunitari non ancora in possesso del codice fiscale), è necessario indicare la data di nascita e compilare il campo “Motivazione inserimento manuale”.
- Successivamente alla compilazione dei dati anagrafici, si deve indicare se sono presenti soggetti disabili nel nucleo familiare e, in caso positivo, il grado di disabilità secondo le categorie indicate nel citato messaggio n. 4490/2024.
- Per ciascun soggetto inserito nella lista dei componenti il nucleo familiare, il sistema determina automaticamente l'età per il calcolo del punteggio, in base alle fasce indicate nel messaggio n. 4490/2024.
Sempre al fine di semplificare la compilazione del questionario, ogni domanda prevede inizialmente una risposta “Sì” o “No”. Solo in caso di risposta “Sì” viene chiesto di fornire maggiori dettagli. Ad esempio, al quesito “È beneficiario di assistenze domiciliari garantite dalle strutture pubbliche locali?”, in caso di risposta “Sì” viene mostrato un ulteriore quesito per indicare la frequenza dell'assistenza domiciliare (1, 2, 3, 4 o 5 giorni a settimana).
Inoltre, il quesito “Nel caso in cui il nucleo familiare è composto esclusivamente da soggetti ultra settantenni, è presente un supporto assistenziale prestato da soggetti che non fanno parte del nucleo dell'assistito?” viene mostrato solo se il nucleo familiare è formato unicamente da ultrasettantenni.
Ancora, il messaggio comunica altresì che è disponibile una nuova funzionalità per allegare documenti direttamente alla domanda: si tratta della rendicontazione delle spese sostenute. I documenti da allegare sono: contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture e ricevute, e si possono caricare con un semplice clic. Ogni documento dovrà essere accompagnato da una dichiarazione che ne attesti l'utilizzo esclusivo per la Prestazione Universale. Infine, la documentazione per ottenere gli arretrati deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda, mentre quella per la gestione ordinaria delle spese segue un calendario trimestrale.