Brocardi.it - L'avvocato in un click! REDAZIONE

Verande e pannelli solari, da oggi è più semplice ottenere i permessi, l'autorizzazione passa ai Comuni: ecco le novità

Verande e pannelli solari, da oggi è più semplice ottenere i permessi, l'autorizzazione passa ai Comuni: ecco le novità
Scopri come il nuovo ddl sulla revisione del Codice dei beni culturali dà più autonomia ai Comuni per autorizzare interventi su pannelli solari, verande e finestre, semplificando le procedure e riducendo il ruolo delle Soprintendenze
Più poteri alle amministrazioni locali in materia interventi relativi a pannelli, verande o finestre, grazie a un disegno di legge delega di revisione del Codice dei beni culturali, che ha recentemente completato il suo percorso di modifica in Senato. Il testo, recante "Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica" mira a sottrarre competenze alle Soprintendenze, ossia gli organi periferici del Ministero della Cultura, e diminuisce l'impatto della burocrazia nelle iniziative dei privati, nel dichiarato obiettivo di facilitare, razionalizzare e velocizzare le procedure di autorizzazione degli interventi su aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

Il testo in oggetto è nato su impulso di uno dei partiti della maggioranza e poi ha abbracciato tutto l'Esecutivo: con via libera al ddl - l'approdo in Aula è previsto a fine estate - i singoli Comuni avranno più margine d'azione, in riferimento a opere come l'installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) o la realizzazione di tettoie negli edifici. In particolare, sarà escluso il parere delle Soprintendenze per gli interventi di lieve entità, così come individuati nell'Allegato B del D.P.R. 31/2017. In questi casi, infatti, sarà affidata esclusivamente alle amministrazioni locali, previa verifica di conformità con gli strumenti urbanistici adeguati al piano paesaggistico.

Perciò, dal punto di vista pratico, lavori come la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici, gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche, le opere di realizzazione o modifica di aperture esterne o finestre a tetto riguardanti beni vincolati, i piccoli aumenti di volumetria (non superiori al 10% della volumetria della costruzione originaria e comunque non superiori a cento metri cubi) saranno agevolati da procedimenti amministrativi semplificati. Coerentemente con ciò, il ddl prevede il potenziamento del ruolo degli Sportelli Unici per l'edilizia, che dovranno assicurare, senza nuovi oneri per la finanza pubblica, più uniformità e digitalizzazione nelle pratiche paesaggistiche e urbanistiche. Saranno altresì semplificate le procedure per attività stagionali, qualora non si registrino variazioni rispetto all'autorizzazione rilasciata anteriormente.

Non solo. Il nuovo testo normativo introduce anche una disciplina semplificata per interventi urgenti, correlati alla prevenzione del rischio idrogeologico, alla sicurezza del patrimonio culturale e al ripristino delle infrastrutture danneggiate da calamità naturali.

Infine, nel nuovo ddl di revisione del Codice dei beni culturali era prevista l'introduzione di specifiche disposizioni in tema di silenzio assenso della Soprintendenza, ma tale ipotesi ha suscitato critiche nelle audizioni al Senato. Si è infatti evidenziato il contrasto con la legge 241/1990, che esclude il silenzio assenso nei procedimenti di tutela paesaggistica. La norma non è più presente nel testo in modo esplicito e il silenzio assenso è solo richiamato tra le materie che l'Esecutivo sarà chiamato a trattare, in considerazione della delega, nell'ambito di un futuro testo normativo.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 30 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.