Il governo britannico ha vietato l'importazione di alcuni alimenti dall'Unione Europea a causa dell'afta epizootica, malattia altamente contagiosa che colpisce gli animali da allevamento, con la formazione di caratteristiche lesioni vescicolari a carico di siti di elezione come il cavo orale, mammella e piedi.
Considerata la sua rilevanza, l’afta epizootica è inserita tra le principali cinque malattie a immediata applicazione di misure di prevenzione ed eradicazione, secondo il Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio. Tale malattia è, infatti, caratterizzata da una elevata morbilità, che può raggiungere anche il 100%, mentre la mortalità è in genere contenuta nei soggetti adulti. Negli animali giovani può portare a fenomeni di mortalità improvvisa, legata soprattutto a casi di miocardite.
Il divieto è nato dopo la scoperta, lo scorso 25 marzo, di un secondo focolaio di afta epizootica in Ungheria, vicino al confine con l’Austria, e la conferma di altri quattro casi in Slovacchia. Il governo ha, quindi, deciso di rafforzare le misure di controllo per evitare che la malattia possa raggiungere il Regno Unito. Una misura precauzionale che ha già avuto un impatto concreto sulle spedizioni di prodotti alimentari tipici italiani oltremanica.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il divieto e cosa si può ancora spedire.
Innanzitutto occorre specificare che si tratta di un divieto temporaneo; le restrizioni, volute dal governo britannico, si applicano indipendentemente dal fatto che gli articoli siano confezionati o meno, e riguardano anche quelli acquistati al duty free.
In particolare, è severamente vietato portare con sé i seguenti articoli:
Considerata la sua rilevanza, l’afta epizootica è inserita tra le principali cinque malattie a immediata applicazione di misure di prevenzione ed eradicazione, secondo il Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio. Tale malattia è, infatti, caratterizzata da una elevata morbilità, che può raggiungere anche il 100%, mentre la mortalità è in genere contenuta nei soggetti adulti. Negli animali giovani può portare a fenomeni di mortalità improvvisa, legata soprattutto a casi di miocardite.
Il divieto è nato dopo la scoperta, lo scorso 25 marzo, di un secondo focolaio di afta epizootica in Ungheria, vicino al confine con l’Austria, e la conferma di altri quattro casi in Slovacchia. Il governo ha, quindi, deciso di rafforzare le misure di controllo per evitare che la malattia possa raggiungere il Regno Unito. Una misura precauzionale che ha già avuto un impatto concreto sulle spedizioni di prodotti alimentari tipici italiani oltremanica.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il divieto e cosa si può ancora spedire.
Innanzitutto occorre specificare che si tratta di un divieto temporaneo; le restrizioni, volute dal governo britannico, si applicano indipendentemente dal fatto che gli articoli siano confezionati o meno, e riguardano anche quelli acquistati al duty free.
In particolare, è severamente vietato portare con sé i seguenti articoli:
- carne (cruda o cotta) di bovino, suino, ovino;
- prodotti a base di carne processata (salumi e similari);
- prodotti lattiero-caseari (latte, formaggi, yogurt, indipendentemente dal metodo di lavorazione);
- prodotti contenenti gli alimenti sopraindicati.
Ecco una lista di cosa è ancora possibile spedire:
- prodotti secchi (pasta, biscotti, riso, legumi);
- dolci confezionati e sigillati;
- spezie, conserve vegetali (solo se in barattolo chiuso e con etichettatura chiara);
- abbigliamento, libri, accessori, oggetti personali;
- prodotti artigianali non alimentari;
- latte in polvere per neonati e alimenti medici (con prescrizione o dichiarazione).
Chi verrà sorpreso con prodotti alimentari vietati rischia una multa fino a 5.000 sterline, pari a quasi 6.000 euro. Secondo le comunicazioni ufficiali del governo britannico, la sanzione pecuniaria verrà applicata solo nei casi più gravi. Tuttavia, non è ancora chiaro quali criteri verranno utilizzati per valutare la gravità dell'infrazione.
È presumibile che la multa venga comminata in presenza di:
- quantitativi significativi di merce vietata;
- comportamenti elusivi o ingannevoli, come il tentativo di nascondere i prodotti durante i controlli doganali;
- recidiva o precedenti violazioni simili.
Le autorità britanniche raccomandano ai viaggiatori di verificare attentamente le normative prima di partire, per evitare spiacevoli sorprese e sanzioni onerose.