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Processo costituzionale telematico: come funziona?

Processo costituzionale telematico: come funziona?
Qualche indicazione pratica per l’utilizzo della nuova piattaforma e-Cost.
Nella Gazzetta Ufficiale del 3 novembre 2021 sono state pubblicate la delibera della Consulta del 22 luglio 2021 recante nuove norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale nonché le regole tecniche di funzionamento previste dal Decreto del Presidente della Corte costituzionale 28 ottobre 2021. È divenuta dunque ufficiale la nascita della piattaforma e-Cost, un portale che consentirà a tutti i soggetti che possono promuovere giudizi ad ogni titolo e altresì ad avvocati, Avvocatura dello Stato, Giudici e Regioni di depositare e scambiare atti in via telematica.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione per gli utenti del diritto: le nuove regole, infatti, si applicheranno a tutti i giudizi di legittimità costituzionale incardinati dal 3 dicembre 2021 in poi, con totale abbandono dei depositi cartacei in favore di una piena digitalizzazione.

Per garantire una piena conoscibilità dei meccanismi di funzionamento della piattaforma, è da oggi disponibile sul sito web della Consulta la “Guida per l’utente all’utilizzo di e-Cost”.
Rinviando comunque il lettore alla lettura nel dettaglio completa del corposo documento, è opportuno qui anticipare brevemente le principali indicazioni ivi contenute:
  1. il prerequisito per accedere al sistema e-Cost è disporre di un collegamento ad internet e di un valido indirizzo di posta elettronica ordinaria o certificata (PEC). Per gli avvocati del Libero foro, tuttavia, la disponibilità di un valido indirizzo PEC è requisito essenziale per l’accesso al sistema;
  2. per l’accesso alla piattaforma e-Cost sarà necessario digitare sul proprio browser l’indirizzo https://ecost.corecostituzionale.it;
  3. per la fase di accreditamento dell’avvocato, volta a riconoscere i soggetti qualificati ai fini del processo costituzionale telematico, sarà necessario selezionare la categoria “Avvocatura dello Stato” o “Libero foro” e specificare, in quest’ultimo caso, l’ordine di appartenenza, il numero di iscrizione all’ordine, la data di iscrizione al CNF e la data di iscrizione all’albo speciale degli avvocati cassazionisti. Tali dati saranno poi confrontati, tramite una verifica automatica, con quelli esistenti nella banca dati del Consiglio Nazionale Forense;
  4. effettuato l’accreditamento, si potrà utilizzare e-Cost inserendo specifici username e password rilasciati al termine del processo di accreditamento oppure utilizzando l’identità digitale c.d. SPID;
  5. per l’inserimento di un atto, poi, sarà necessario caricare, tramite il “cruscotto” un file in formato PDF (oppure in formato .p7m che contenga un PDF), il quale contenga al suo interno tutti gli eventuali allegati. Al momento dell’inserimento dell’atto secondo tali modalità, esso si considera depositato. Gli atti così inseriti nella piattaforma e-Cost saranno poi verificati dalla Cancelleria e l’esito di tale controllo sarà comunicato al difensore mediante notifica via posta elettronica, ordinaria o certificata;
  6. dal cruscotto sarà anche possibile la consultazione di altri atti (atti notificati o comunque ricevuti) e la visualizzazione del numero totale delle trasmissioni verificate e registrate nonché la visualizzazione degli ultimi cinque atti registrati dalla Cancelleria;
  7. sempre tramite il cruscotto, poi, sarà possibile eseguire l’accesso ai fascicoli dei propri giudizi.

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