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Pensione anticipata, vai a 62 anni invece che a 67 se sei uno sportivo, ecco i requisiti: nuova circolare INPS

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Pensione anticipata, vai a 62 anni invece che a 67 se sei uno sportivo, ecco i requisiti: nuova circolare INPS
Il sistema pensionistico per sportivi professionisti è complesso ma include importanti vantaggi, soprattutto per chi ha avuto una lunga carriera nel settore sportivo
Negli ultimi anni il mondo dello sport italiano ha visto l’introduzione di nuove norme che regolamentano gli enti e i rapporti di lavoro. In un documento l’INPS ha fornito chiarimenti di dettaglio sulla disciplina previdenziale applicabile ai lavoratori sportivi iscritti al Fondo Pensione dei Lavoratori Sportivi (FPSP), istituito dal D. Lgs. 36/2021 e riformato dal D. Lgs. 163/2022.

La riforma ha, infatti, concepito una gestione unitaria delle posizioni assicurative per atleti, tecnici e altre figure professionali del settore, superando le frammentazioni tra Fondo pensioni sportivi professionisti (ex ENPALS), Fondo lavoratori dipendenti e Gestione separata.
In primo luogo, con la circolare 22 settembre 2025, n. 127 l'INPS ricorda che il legislatore ha introdotto la definizione di lavoratore sportivo, senza distinzione fra settore professionistico e settore dilettantistico, e dispone l’iscrizione dei lavoratori sportivi subordinati al Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP), gestito dall’INPS medesimo.

Le categorie di lavoratori, che esercitano attività sportiva dietro compenso, iscrivibili al Fondo sono, in particolare, le seguenti:
  • atleta;
  • allenatore;
  • istruttore;
  • direttore tecnico;
  • direttore sportivo;
  • preparatore atletico;
  • direttore di gara;
  • ogni tesserato che svolge, verso un corrispettivo, le mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva.


Per chi ha dedicato la propria carriera allo sport, in particolare, esiste una significativa agevolazione previdenziale che consente di andare in pensione prima rispetto agli altri lavoratori. Nella citata circolare è stato spiegato, nel dettaglio, come funziona il meccanismo di riduzione dell’età pensionabile in base agli anni di attività sportiva svolta.

Come funziona, quindi lo sconto contributivo?
Il sistema prevede una riduzione di un anno sull’età pensionabile ogni quattro anni di lavoro sportivo riconosciuto. In pratica:
  • un atleta con 20 anni di carriera può accedere alla pensione di vecchiaia già a 62 anni, anziché a 67;
  • in alternativa, chi ha maturato un assegno pensionistico di almeno 1.616 euro mensili può usufruire della pensione anticipata a 59 anni, rispetto ai 64 previsti per gli altri lavoratori.

Questa misura valorizza la specificità e l’intensità della carriera sportiva, permettendo un ritiro anticipato dal lavoro rispetto al resto della popolazione.

Chi può beneficiarne?
Potranno beneficiarne:
  • atleti con contratto subordinato;
  • lavoratori autonomi;
  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • operatori nel settore dilettantistico con regolare contratto.

Per le lavoratrici madri - viene chiarito - lo sconto di 1 anno per ogni 4 anni di sport è alternativo a quello di 4 mesi per ogni figlio (art. 1, comma 40, lett. c), L. n. 335/1995).

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