Non si tratta soltanto di interventi legati alla salute o all’assistenza diretta: la normativa apre, infatti, alla possibilità di usufruire di sconti fiscali, IVA agevolata e detrazioni anche per beni e servizi che migliorano la qualità della vita quotidiana, la gestione dell’ambiente domestico e persino la possibilità di godersi una vacanza in condizioni di comfort e autonomia.
Tra i benefici riconosciuti, rientrano ad esempio alcune spese stagionali che, pur non avendo natura strettamente sanitaria, risultano funzionali al benessere della persona disabile. Pensiamo all’acquisto di climatizzatori intelligenti, ventilatori dotati di comandi remoti, deumidificatori semplificati, o ancora a tende e ombrelloni automatizzati, utili per proteggersi dal sole in modo autonomo.
Nell’elenco dei beni agevolabili rientrano anche elettrodomestici adattati alle esigenze di chi ha difficoltà motorie - come lavatrici o lavastoviglie con interfacce semplificate - a condizione che siano legati alla specifica condizione clinica e accompagnati dalla relativa documentazione medica.
Molti, però, ignorano che le agevolazioni previste dalla Legge 104 non si fermano alla sfera domestica. Anche i viaggi, i trasporti e i soggiorni possono rientrare tra le spese ammesse al beneficio, soprattutto se organizzati tenendo conto delle esigenze della persona disabile. Sono infatti previsti, in determinate circostanze, sconti parziali o totali sui titoli di viaggio, sia per il diretto interessato che per l’accompagnatore, oltre a detrazioni per soggiorni in strutture accessibili. Alcune località turistiche mettono a disposizione ausili balneari, come carrozzine da spiaggia, sollevatori per piscine e servizi di accompagnamento, che possono essere inclusi tra i costi agevolabili.
Un aspetto spesso fonte di dubbi riguarda le attrezzature da spiaggia più comuni, come lettini o ombrelloni. In linea generale, tali servizi non sono considerati agevolabili in quanto non rientrano tra i beni funzionali alla disabilità. Tuttavia, esistono delle eccezioni. Se il servizio offerto comprende elementi che permettono un accesso sicuro e autonomo alla spiaggia (come passerelle, sollevatori, presidi specifici o personale di supporto), può essere riconosciuto come strumento utile all’autonomia della persona disabile.
Talvolta, gli stabilimenti balneari applicano tariffe agevolate o formule di gratuità, anche grazie a convenzioni comunali o regionali. Per questo, è sempre opportuno verificare direttamente con la struttura o informarsi presso gli sportelli informativi del Comune o della ASL di riferimento.
Va ricordato, inoltre, che i vantaggi fiscali non sono riservati esclusivamente alla persona disabile, ma possono estendersi anche a familiari conviventi, soggetti fiscalmente a carico o tutori legali, a patto che l’acquisto sia destinato al benessere diretto della persona assistita.
Affinché l’agevolazione venga riconosciuta, è necessario che il prodotto sia nuovo, non usato e che venga acquistato a beneficio esclusivo della persona con disabilità. È inoltre indispensabile disporre di una certificazione rilasciata dalla ASL, accompagnata da una prescrizione medica che indichi il nesso tra il bene acquistato e la specifica disabilità.
A questi documenti va allegata una dichiarazione sostitutiva, che attesti l’utilizzo esclusivo del bene da parte del soggetto beneficiario.
Negli acquisti online, la procedura è generalmente simile: diverse piattaforme consentono l’invio digitale della documentazione, ma non tutte sono preparate a gestire correttamente le richieste di agevolazione. Per questo, prima di concludere l’ordine, è consigliabile contattare il servizio clienti e ottenere conferma sulle modalità da seguire per usufruire dell’IVA agevolata o delle eventuali detrazioni.