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Legge antipirateria: stop allo streaming di film e calcio e al "pezzotto"

Legge antipirateria: stop allo streaming di film e calcio e al "pezzotto"
Approvata la legge “antipezzotto”: vediamo le sanzioni e i nuovi strumenti contro la pirateria online e lo streaming illegale.
La legge “antipezzotto” contro la pirateria online ha ricevuto il via libera definitivo.
Le soluzioni adottate per combattere il fenomeno della pirateria sono sanzioni più severe per chi trasmette e per chi guarda contenuti “piratati” e oscuramento dei siti illegali entro 30 minuti.


Secondo le ultime statistiche, questo fenomeno riguarda ancora e soprattutto i film; ma anche gli eventi sportivi (soprattutto le partite di calcio) sono un contenuto che, sempre di più, interessa lo streaming illecito.


Il testo di legge è stato approvato all’unanimità in Senato. Visto che il 22 marzo 2023 questo testo era già stato precedentemente approvato anche dalla Camera dei deputati nella stessa versione, ora la riforma è legge. Si deve soltanto attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


Questa nuova legge si caratterizza per il riconoscimento di poteri speciali all’Agcom (Autorità garante per le comunicazioni), la quale potrà ordinare l’oscuramento del sito pirata entro trenta minuti dalla segnalazione dell’illecito, anche attraverso provvedimenti cautelari ed urgenti.


La necessità di questi poteri speciali nasce dall’esigenza di avere un intervento tempestivo, soprattutto in relazione allo sport live.
Infatti, in passato, la maggiore difficoltà riscontrata contro la pirateria online di eventi sportivi era proprio la lentezza di intervento: cioè, le pagine web illegali venivano bloccate, ma con tempi tanto lunghi da rendere l’intervento inutile (in molti casi, l’oscuramento avveniva dopo ore o, perfino, giorni dalla conclusione del match trasmesso illecitamente).


Inoltre, c’è stato un forte inasprimento delle sanzioni.
Per coloro che guardano contenuti illegalmente su siti pirata è prevista una sanzione amministrativa che è stata innalzata a 5.000 euro.
Quindi, guardare una partita sul “pezzotto”, anche se non costituisce reato, comunque è un illecito amministrativo punito. E punito anche in modo molto salato.


Invece, per coloro che trasmettono i contenuti in maniera illegale, c’è la commissione di un reato e la sanzione è la pena della reclusione fino a tre anni con multa di 15.000 euro.


Il ruolo riconosciuto all’Agcom è la grande novità di questa legge. In particolare, a seguito della denuncia delle parti lese (in sostanza, per quanto riguarda il calcio, i titolari dei contenuti come SKY, DAZN o la Lega Calcio), l’Agcom potrà ordinare ai “prestatori di servizio” (cioè, le società di telecomunicazioni) di disabilitare il segnale pirata attraverso il blocco dell’indirizzo ip dal quale esso parte.
Le società di telecomunicazioni dovranno agire nel tempo massimo di trenta minuti dalla richiesta dell’Agcom.


Peraltro, l’Agcom potrà segnalare il fatto anche alla Procura della Repubblica, informandola della notizia di reato (cioè, della notizia circa la possibile commissione di un fatto che costituisce reato), dando così il via a un procedimento penale.


Quindi, attenzione. Se vuoi vedere una partita di calcio di Serie A e non hai alcun abbonamento per la visione, non hai altre soluzioni: o vai al bar o cerchi un amico che ti ospiti a vedere il match o stipuli un abbonamento regolare.
Non si scherza più con la pirateria. Come hai visto, le conseguenze possono essere molto pesanti.


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