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Lavoratori, arriva la tredicesima detassata, Natale pił ricco, aumenti fino a 1.800 euro: ecco le novitą del Governo

Lavoratori, arriva la tredicesima detassata, Natale pił ricco, aumenti fino a 1.800 euro: ecco le novitą del Governo
Il Governo punta a rafforzare il reddito disponibile dei cittadini attraverso misure simboliche ma impattanti, come la detassazione della tredicesima. Se approvata, questa iniziativa potrebbe rappresentare un piccolo ma significativo sollievo per molte famiglie italiane in vista del Natale 2025
L’idea al centro del tavolo del Governo è quella di ridurre il peso fiscale sulla mensilità aggiuntiva di dicembre, molto attesa da dipendenti e pensionati, ma spesso penalizzata da un’imposizione elevata. La proposta – rilanciata dal vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani durante un incontro pubblico con Assolombarda – rientra in un pacchetto di misure più ampio, che comprende anche agevolazioni su straordinari, lavoro festivo e premi di produttività.

Secondo le indiscrezioni, il Governo sta analizzando tre possibili scenari per ridurre la tassazione sulla tredicesima:
  • esenzione totale dell’Irpef, con il mantenimento del solo prelievo contributivo (circa il 9,19%), che aumenterebbe sensibilmente il netto in busta paga;
  • imposta sostitutiva al 10%, sul modello applicato ai premi di produttività: una soluzione intermedia, sostenibile e più semplice da applicare;
  • riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, con ampliamento dello scaglione fino a 60.000 euro: un beneficio meno incisivo, ma esteso a una platea più ampia di contribuenti.

Qual è la tassazione attuale della tredicesima?
La tredicesima mensilità è prevista per tutti i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e per i pensionati, ma non per i lavoratori autonomi. A differenza delle normali retribuzioni mensili, non gode delle detrazioni fiscali abituali e risulta quindi più tassata. Su questa mensilità si applicano sia i contributi previdenziali sia l’Irpef, con aliquote che vanno dal 23% al 43% a seconda del reddito, riducendo in modo significativo il netto effettivamente percepito.


Sul quotidiano Il Messaggero sono state riportate alcune simulazioni per valutare gli effetti delle due principali ipotesi (esenzione Irpef e imposta sostitutiva al 10%) su diverse fasce di reddito annuo lordo:
Reddito annuo lordo Aumento con esenzione Irpef Aumento con imposta al 10%
20.000 € +321 € +182 €
28.000 € +450 € +254 €
35.000 € +856 € +611 €
50.000 € +1.222 € +873 €
60.000 € +1.802 € +1.383 €

Come si nota, il vantaggio è più marcato per i redditi medio-alti, ma anche i lavoratori con stipendi più bassi potrebbero ricevere un bonus utile in un periodo, come quello natalizio, in cui le spese familiari aumentano sensibilmente.

Il beneficio più immediato di un simile intervento sarebbe un incremento del potere d’acquisto, con effetti positivi su consumi interni e vendite al dettaglio nel periodo natalizio. Tuttavia, la sostenibilità della misura dipenderà dalla disponibilità di risorse nella manovra economica: ogni punto di riduzione fiscale ha un costo che potrebbe richiedere compensazioni in altri settori.

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