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Lavoratore, adesso il certificato di malattia puņ essere rilasciato dal tuo medico anche a distanza: nuovo decreto

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Lavoratore, adesso il certificato di malattia puņ essere rilasciato dal tuo medico anche a distanza: nuovo decreto
Il nuovo decreto Semplificazioni promette procedure più veloci e flessibili, per il rilascio del certificato di malattia al lavoratore. Vediamo insieme come cambieranno le regole
Dal 18 dicembre entrerà ufficialmente in vigore il nuovo disegno di legge sulle semplificazioni, che include una significativa novità destinata a cambiare le abitudini di pazienti, medici di base e lavoratori subordinati. La volontà del legislatore è duplice: da un lato, ridurre burocrazia, tempi di attesa e code negli ambulatori e studi medici, favorendo un uso più esteso della telemedicina; dall'altro, aiutare i pazienti con febbre o sintomi acuti e che, quindi, avrebbero grosse difficoltà negli spostamenti. Al contempo, il nuovo procedimento sarà più efficiente e tempestivo anche per quelle patologie meno gravi e che, per la diagnosi, non impongono un esame in presenza.

Per quanto riguarda il certificato di malattia che solleva dagli impegni in ufficio fino alla guarigione, le norme contenute nella legge 182/2025 prevedono la possibilità di rilasciarlo anche con televisita. Perciò l'interessato non sarà obbligato a recarsi nello studio del medico, oppure a richiedere una visita domiciliare, ma potrà ottenerlo a distanza. In particolare, l'art. 58 del decreto Semplificazioni equipara la certificazione rilasciata tramite televisita alla visita tradizionale in presenza. Questo significa che, una volta rese operative le nuove disposizioni, un lavoratore potrà collegarsi con il proprio dottore tramite strumenti di telemedicina ed essere comunque riconosciuto legittimamente in malattia, con tutte le tutele del caso.

È un cambiamento sostanziale e sostenuto dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), la cui richiesta è stata in sostanza accolta. Da tempo, infatti, i camici bianchi lamentano un eccessivo carico burocratico sugli ambulatori, soprattutto per pratiche ripetitive e automatizzabili.

Attenzione però, la norma non sarà immediatamente attiva. Come chiarito dalla Fimmg, il testo normativo - pur entrando formalmente in vigore tra pochi giorni - prevede un passaggio successivo. Si tratta dell'accordo in Conferenza Stato-Regioni, che dettaglierà sia le linee operative e i casi pratici in cui la televisita potrà essere utilizzata, sia le modalità di rilascio del certificato. Ricordiamo che tale Conferenza è un essenziale organo, che coordina e mette d'accordo istituzioni centrali e territoriali su temi e decisioni richiedenti competenze condivise. Serve a garantire uniformità nazionale su argomenti delicati come sanità e istruzione, i quali - altrimenti - sarebbero gestiti in modo diverso da ogni regione.

Nel frattempo e fino alla stipula di questo futuro accordo:
  • saranno comunque valide le regole attuali, cioè il medico deve verificare di persona le condizioni del paziente prima di rilasciare il certificato per l'assenza dal lavoro;
  • il sistema continuerà a prevedere controlli e sanzioni contro eventuali abusi, anche nel caso di certificazioni digitali.
Il cambiamento in oggetto arriva mentre i numeri delle richieste di certificazioni e dei certificati di malattia sono in crescita. Infatti, secondo i dati dell'Osservatorio Inps, nel primo semestre di quest'anno sono stati emessi 16,5 milioni di documenti medici, con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno anteriore. Parallelamente, si segnala un leggero calo delle visite fiscali, elemento che rende ancora più rilevante il tema dei controlli affidabili anche in caso di certificazioni digitali.

Concludendo, il decreto Semplificazioni segna un passo importante verso una sanità più moderna e digitale. Sebbene non tutte le novità siano operative da subito, l'introduzione della certificazione via televisita rappresenta un cambiamento concreto, destinato a rendere più semplice la vita dei pazienti e a liberare tempo prezioso negli studi medici, alleggerendo un carico burocratico che da anni rallenta tutto il sistema.

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