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ISEE 2026, addio alla prima casa dal calcolo, arriva l'Isee famiglia: ecco tutte le novità, i nuovi criteri e i vantaggi

ISEE 2026, addio alla prima casa dal calcolo, arriva l'Isee famiglia: ecco tutte le novità, i nuovi criteri e i vantaggi
Con la legge di Bilancio 2026 arriva l'Isee famiglia: esclusa la prima casa dal calcolo e nuovi criteri per bonus e agevolazioni. Ecco cosa cambia
Con la prossima manovra, il Governo - in un delicato equilibrio tra entrate e uscite - si prepara a introdurre nuovi interventi a sostegno delle famiglie. Tra le misure più rilevanti spicca l'istituzione dell'Isee famiglia, ribattezzato ufficialmente Indicatore della Situazione Familiare - Isf, il cui calcolo ridisegnerà in modo significativo, e soprattutto più equo, l'accesso a bonus e agevolazioni pubbliche. Una novità che arriva in un momento in cui carovita e calo del potere d'acquisto mettono a dura prova i bilanci delle persone con figli.

È interessante capire già ora come potrebbe funzionare la nuova misura, apprezzata dal Forum delle associazioni familiari, che non prevede modifiche all'impianto delle regole dell'assegno unico, ma si inserisce in un "pacchetto famiglia" di ampio respiro e collegato anche a interventi sul fronte fiscale (si pensi ad es. alla detrazione Irpef per le spese dei libri di scuola, al momento al vaglio del Governo per un eventuale inserimento nella prossima legge di Bilancio). Le risorse economiche saranno reperite dal calo dei beneficiari dovuto alla pluriennale diminuzione delle nascite nel paese, e all'uscita dall'assegno da parte dei ragazzi ormai maggiorenni.

Il punto chiave del nuovo meccanismo di calcolo dell'indicatore è dato dall'esclusione del valore della prima casa, che non sarà più conteggiato per misurare la ricchezza familiare, tra patrimonio e reddito. La modifica in oggetto aderisce alle dichiarazioni fatte, alcune settimane fa, dal vicepremier e ministro Salvini, il quale - sostenendone la necessità - ha spiegato agli organi di informazione che il taglio della prima casa dal calcolo ISEE è fortemente desiderato da tempo dalle famiglie, associazioni, volontariato e mondo delle imprese.

L'esigenza alla base di questa esclusione è di carattere squisitamente "pratico", ossia quella di ristabilire un equilibrio tra chi, ad esempio, è riuscito ad acquistare un monolocale o un bilocale solo dopo anni di sacrifici e che - con le attuali regole ISEE, resta però escluso da aiuti e contributi pubblici, e chi - invece - vive in affitto per scelta, ma dispone di consistenti disponibilità economiche sul conto corrente. Parallelamente, il calcolo dell'indicatore sarà "alleggerito" grazie all'esclusione delle agevolazioni già percepite dal nucleo familiare - come il bonus asilo nido - che oggi, paradossalmente, finiscono per aumentare il valore ISEE. In questo modo, si eviterà quel meccanismo distorsivo che, come in una sorta di reazione a catena, priva molte famiglie dell'accesso ad altri sostegni che sarebbero invece meritati, nell'ottica di un maggiore equilibrio tra le diverse condizioni sociali.

Sintetizzando, con il citato Isf, l'indicatore potrà finalmente restituire un'immagine più fedele della reale capacità economica delle famiglie, senza condizionamento legati (anche) agli aiuti ricevuti. Ecco perché la riforma dell'ISEE è accolta con favore dal presidente del Forum famiglie, Adriano Bordignon, che ha pubblicamente parlato di "riforma di buon senso" e che allarga alla rete di bonus e agevolazioni nel loro complesso (per scuola, prestazioni sanitarie, trasporti ecc.) un importante principio, peraltro già applicato all'assegno unico. Ricordiamo, infatti, che - in base a quanto indicato nell'ultima legge di Bilancio - dallo scorso primo gennaio l'importo ottenuto con questo assegno non è più considerato ai fini dell'ISEE.

Invece, il dibattuto e controverso quoziente familiare non sarà incluso nel testo della legge di Bilancio 2026. Nel corso di un incontro a Palazzo Chigi con il Forum famiglie, a cui hanno partecipato vari ministri, è stata infatti ribadita la natura strettamente personale dell'Irpef, tale da non consentire un'applicazione diretta del modello del quoziente. In sostanza, siccome l'imposta sul reddito è calcolata sui redditi individuali di ciascun contribuente, e non sul reddito complessivo della famiglia, non è possibile ripartire l'imposta in base ai componenti del nucleo, come avverrebbe con il quoziente familiare.

Concludendo, anche con la revisione del calcolo ISEE e il potenziamento di detrazioni e deduzioni fiscali per famiglie con figli, la maggioranza intende articolare il testo della della prossima manovra. La finalità, all'insegna del welfare familiare, è quella di delineare un sistema di sostegni più mirato alle esigenze concrete e al sostegno delle spese quotidiane delle persone con figli a carico.

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