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Influencer, da oggi devi iscriverti all'albo ufficiale e rispettare le nuove regole AGCOM, rischi una multa altissima

Influencer, da oggi devi iscriverti all'albo ufficiale e rispettare le nuove regole AGCOM, rischi una multa altissima
Con la delibera n. 197/2025, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha reso ufficiali le linee guida e il codice di condotta al cui rispetto sono ora tenuti gli influencer
Per influencer si intendono le persone che - anche tramite personaggi virtuali - diffondono contenuti al pubblico attraverso piattaforme digitali, in particolare i social media, e che possono avere un impatto significativo sul comportamento e sulle scelte di tale pubblico, in modalità analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi.

Per essere considerati tali gli influencer devono, dunque, possedere cumulativamente i seguenti requisiti:
  • lo scopo principale del servizio offerto è la fornitura di contenuti digitali, ivi compresi i contenuti audiovisivi, creati, prodotti o selezionati dall’influencer e diffusi al pubblico tramite un servizio di piattaforma di condivisione di video, di social media o di altro media che ne consenta la pubblicazione;
  • informano, intrattengono o istruiscono a fronte del pagamento di un corrispettivo in denaro (ivi compresi, a mero titolo esplicativo e non esaustivo, eventuali ricavi dai prodotti e/o servizi venduti), o in prodotti, servizi, benefici o qualsiasi altra utilità, o lucro;
  • hanno la responsabilità editoriale sui contenuti distribuiti;
  • il servizio raggiunge un numero significativo di utenti sul territorio italiano e ha un impatto rilevante su una porzione significativa di pubblico.
Le Linee guida, spiega l’Autorità, sono volte a garantire che anche gli influencer rispettino le disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi, poiché, in quanto creatori, produttori e diffusori di contenuti audiovisivi, sono titolari di una vera e propria responsabilità editoriale per ciò che pubblicano sulle piattaforme social e di condivisione video.
Il Codice di condotta, elaborato con il contributo di rappresentanti del settore, aziende e operatori dell’influencer marketing, stabilisce criteri di trasparenza, riconoscibilità e responsabilità. Le nuove regole, approvate con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, si applicano agli influencer rilevanti: coloro che possiedono almeno 500.000 follower o registrano un milione di visualizzazioni mensili su una delle piattaforme utilizzate.

Gli influencer che rientrano in questa categoria saranno inseriti in un elenco ufficiale pubblicato sul sito dell’AGCOM e dovranno rispettare norme precise in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei minori, diritti fondamentali e proprietà intellettuale. Il rispetto delle regole sarà garantito da sistemi di monitoraggio e da sanzioni in caso di violazioni.

L'elenco – è bene precisare – non è gestito da ordini professionali riconosciuti dalla legge, non ci si iscrive dopo il superamento di esami abilitanti e - soprattutto - non certifica competenze. Semplicemente, serve a imporre obblighi di trasparenza e condotta a chi è seguito da moltissime persone; le scelte e i comportamenti del pubblico/utente possono essere, infatti, influenzati dai contenuti online pubblicati dai content creator.


Le nuove regole – ha dichiarato il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella – confermano l’impegno dell’Autorità a tutela dei cittadini e del mercato, per un mondo digitale più sicuro e affidabile”. La commissaria Elisa Giomi ha invece denunciato l’assenza di norme sul fake engagement, ossia le interazioni online generate artificialmente per gonfiare la popolarità dei contenuti. “È una grave mancanza – ha spiegato – poiché mentre nel settore audiovisivo si è lavorato per garantire trasparenza e affidabilità dei dati d’ascolto, nel mondo degli influencer sarà invece ancora possibile falsare le metriche, con danni per investitori, media tradizionali e creator onesti”.

Le regole riguardano la correttezza e imparzialità dell’informazione, il rispetto della dignità umana, la lotta ai discorsi d’odio, la tutela dei minori e del diritto d’autore, oltre alla trasparenza nelle comunicazioni commerciali, in linea con il Digital Chart dello IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria). In particolare, i contenuti diffusi dagli influencer:
  • non devono contenere alcuna istigazione o provocazione a commettere reati ovvero apologia degli stessi;
  • devono garantire il rispetto della dignità umana e non devono contenere espressioni suscettibili di diffondere, incitare, propagandare oppure giustificare, minimizzare o in altro modo legittimare la violenza, l’odio o la discriminazione e offendere la dignità umana nei confronti di un gruppo di persone o un membro di un gruppo sulla base di uno dei motivi di cui all’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, soprattutto nel caso di gruppi di minoranza o discriminati in virtù delle loro caratteristiche distintive;
  • non devono contenere elementi suscettibili di determinare la deresponsabilizzazione dell’autore o la corresponsabilizzazione della vittima di violenza, odio, di discriminazione o di lesione della dignità umana o di qualsiasi altra forma di vittimizzazione secondaria;
  • devono rispettare le norme in tema di tutela dei minori assicurando di non pubblicare contenuti gravemente nocivi allo sviluppo fisico, psichico o morale dei medesimi.

Le sanzioni previste per chi non rispetta le disposizioni possono arrivare fino a 250.000 euro, e fino a 600.000 euro in caso di violazioni che coinvolgano la tutela dei minori.

L’associazione dei consumatori Codacons ha criticato la soglia dei 500.000 follower, che “esclude una fascia ampia di influencer con grande visibilità” e denuncia la “mancanza di misure contro l’uso dell’intelligenza artificiale e le interazioni false, strumenti sempre più diffusi per gonfiare i compensi pubblicitari e ingannare gli utenti”.

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