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Guida con il foglio rosa e si schianta: diritto al risarcimento per l'accompagnatore

Guida con il foglio rosa e si schianta: diritto al risarcimento per l'accompagnatore
Quando alla guida del veicolo c'è un soggetto in possesso solo del foglio rosa, in caso di sinistro stradale l'accompagnatore ha sempre diritto al risarcimento dei danni subiti, anche se patentato da meno di 10 anni.
Come noto, prima del conseguimento della patente, a coloro che stanno frequentando la scuola guida viene consegnato il cosiddetto “foglio rosa”, che consente la circolazione in auto purchè assistiti da qualcuno che abbia la patente da più di dieci anni (art. 122 del Codice della strada).

Ma cosa succede in caso di sinistro stradale, se il conducente aveva solo il foglio rosa? L’assistente alla guida (accompagnatore) ha diritto al risarcimento del danno da parte dell’assicurazione? E, se sì, la risposta resta affermativa anche se l’assistente aveva la patente da meno di dieci anni?

Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14699 del 19 luglio 2016, la risposta deve dirsi sempre positiva.

Nel caso esaminato dalla Corte, il conducente, munito di solo foglio rosa, era alla guida di un’autovettura assieme ad un’amica che aveva la patente da meno di dieci anni.

Dopo essersi schiantati contro un muro, la ragazza si rivolgeva all’assicurazione, la quale, tuttavia, rigettava la richiesta risarcitoria in ragione del fatto che la stessa era in possesso della patente di guida da meno di dieci anni.

Secondo l’assicurazione, infatti, la ragazza, violando l’art. 122 del Codice della strada, avrebbe concorso nella causazione del sinistro e, di conseguenza, non poteva affermarsi il suo diritto al risarcimento.

La ragazza, dunque, si rivolgeva al Tribunale, il quale riteneva illegittimo il rifiuto dell'assicurazione.

Secondo il Tribunale, infatti, è vero che chi guida con foglio rosa deve essere assistito da un soggetto che abbia la patente da più di dieci anni, ma il fatto che venga violata questa regola non comporta che possa essere negato il risarcimento in caso di sinistro stradale.

La decisione dei giudici di merito, trovava conferma nella successiva pronuncia della Corte di Cassazione, la quale chiariva che “colui che, dotato di patente di guida, affida una vettura in propria disponibilità a un soggetto dotato solo del cosiddetto foglio rosa e su tale vettura sale, non assume un ruolo diverso da quello del trasportato e l’affidamento della vettura di per sé non lo grava di cooperazione colposa nel caso in cui successivamente si verifichi un sinistro stradale per l’imperita condotta del guidatore affidatario”.

In altri termini, ciò significa che se affidiamo la nostra auto ad un conducente che abbia solo il foglio rosa e subiamo un incidente, abbiamo diritto ad essere risarciti come un qualsiasi passeggero, dal momento che l’assicurazione non potrà eccepirci che abbiamo, in qualche modo, concorso alla causazione del sinistro.

Di conseguenza, ai fini risarcitori è irrilevante che l’assistente del “quasi patentato” abbia la patente da più o meno di dieci anni.

Il risarcimento, infatti, potrà essere negato solo laddove sia provato che egli ha posto in essere delle particolari condotte che hanno concorso alla causazione del sinistro.

Nel caso di specie, tuttavia, tali condotte non erano state accertate, con la conseguenza che la ragazza non poteva dirsi corresponsabile del sinistro occorso.


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