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Decreto Salva Casa, ecco tutte le nuove regole per sanare abusi e difformità edilizie: le novità e tutti i dettagli

Decreto Salva Casa, ecco tutte le nuove regole per sanare abusi e difformità edilizie: le novità e tutti i dettagli
La Legge 105/2024, di conversione del Decreto Salva Casa, introduce misure per la regolarizzazione delle difformità edilizie minori, amplia l’edilizia libera, semplifica il cambio di destinazione d’uso e favorisce il recupero di sottotetti e micro-appartamenti
Con la Legge 24 luglio 2024, n. 105, di conversione del Decreto Salva Casa, il legislatore è intervenuto in modo organico sulla disciplina edilizia e urbanistica, introducendo strumenti volti alla regolarizzazione delle difformità minori e alla riduzione del contenzioso in materia di abusi edilizi.
La riforma si inserisce nel più ampio quadro delle politiche di razionalizzazione delle procedure urbanistico-edilizie, con l’obiettivo di consentire la regolarizzazione di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo abilitativo e di ampliare l’ambito dell’edilizia libera.
La legge è rivolta, in particolare, agli immobili di piccole dimensioni e agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, data di riferimento per la valutazione delle irregolarità sanabili. In particolare, l’obiettivo del Governo è favorire un utilizzo più efficiente del patrimonio edilizio esistente, mediante l’introduzione di criteri oggettivi di tolleranza costruttiva e di parametri tecnici aggiornati per la trasformazione degli spazi abitativi.

La Legge 105/2024 ammette la possibilità di sanare scostamenti dimensionali contenuti, fino a un massimo del 6% per le unità immobiliari aventi superficie non superiore a 60mq.
È, inoltre, previsto l’ampliamento dei termini per l’adempimento degli ordini di demolizione o rimozione delle opere abusive. Il periodo massimo di proroga viene esteso a 240 giorni, al fine di consentire ai proprietari di individuare soluzioni tecniche alternative alla demolizione.

Una delle innovazioni di maggiore rilievo introdotte dal Salva Casa concerne la possibilità di rendere abitabili i sottotetti e di realizzare micro-appartamenti.
Le nuove disposizioni riducono la superficie minima per le unità abitative, ovvero 20mq per i monolocali e 28mq per i bilocali. Inoltre, l’altezza minima interna viene fissata in 2,40 metri (in precedenza 2,70 metri), nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Questa misura risponde all’esigenza, sempre più avvertita nei centri urbani, di recuperare spazi sottoutilizzati.

La legge, inoltre, introduce un principio di autonomia tra le parti comuni e le unità immobiliari di proprietà esclusiva. Le eventuali difformità riscontrate negli spazi condominiali, come locali tecnici, portinerie o vani accessori, non incidono più sulla regolarità delle singole unità abitative. In tal modo, si elimina una causa frequente di blocco nelle operazioni di ristrutturazione, compravendita o regolarizzazione catastale, riconoscendo autonomia giuridico-amministrativa a ciascun proprietario.

Il Decreto Salva Casa 2024 amplia sensibilmente l’elenco degli interventi rientranti nel regime di edilizia libera, cioè eseguibili senza titolo abilitativo.
Rientrano in tale categoria, tra gli altri:
  • l’installazione di vetrate panoramiche amovibili (VePA) anche nei porticati;
  • la realizzazione di tende bioclimatiche;
  • la posa di pompe di calore fino a 12 kW.

Un’ulteriore innovazione riguarda la semplificazione del cambio di destinazione d’uso degli immobili. Il nuovo impianto normativo elimina, per i casi di minore rilevanza, l’obbligo di verifica della “doppia conformità”, consentendo la sanatoria degli interventi anche quando non risultino conformi alle norme urbanistiche vigenti all’epoca della realizzazione, purché lo siano al momento della presentazione della domanda di regolarizzazione.


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