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Concessioni balneari e guide turistiche, ecco la nuova riforma: cosa cambia?

Concessioni balneari e guide turistiche, ecco la nuova riforma: cosa cambia?
Tutte le novità del Consiglio dei ministri del 17 luglio 2023 sulle concessioni balneari e la nuova disciplina professionale per le guide turistiche
Il 17 luglio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo inerente il regime di concessione dei beni pubblici, in attuazione della delega della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. In particolare, il governo ha dato il “suo ok” alla creazione di una banca dati per la ricognizione delle concessioni pubbliche, comprese quelle balneari. Nella stessa data, il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato il disegno di legge, molto atteso, sulla nuova disciplina della professione di guida turistica. Ma andiamo con ordine.


Mappatura delle concessioni balneari
Il governo Meloni compie il primo passo verso la riassegnazione delle spiagge italiane mediante l’approvazione, nel Consiglio dei ministri del 17 luglio, di un decreto che prevede la creazione di una banca dati nazionale: il nome sarà SICONBEP (“Sistema Informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici”). Essa avrà lo scopo di mappare tutte le concessioni pubbliche esistenti, comprese le strade, i siti storici e, ovviamente, le tanto dibattute concessioni balneari, oggetto di pressione da parte dell’Unione Europea. La mappatura coprirà oltre 70.000 chilometri di costa. Nella banca dati andranno inseriti: la natura del bene, il gestore o l’ente proprietario, nonché le modalità di assegnazione delle concessione, l’entità dei canoni e così via.
Lo scopo è quello di garantire trasparenza e pubblicità dei dati relativi alla concessione dei suddetti beni pubblici.


Nuova disciplina per le guide turistiche
Il Disegno di Legge prevede anche una riforma che riguarda la professione delle guide turistiche, con l’obiettivo di dare una maggiore uniformità alla categoria su tutto il territorio nazionale e scoraggiare, allo stesso tempo, l’abusivismo di questa professione.
Difatti, nel Consiglio dei Ministri del 17 luglio 2023 l'obiettivo è stato proprio quello creare un ordine professionale riservato alle guide turistiche, come esiste per tante altre categorie di lavoratori, ai fini di garantire uno standard di omogeneità su tutto il territorio nazionale, nonché garantire la creazione di regole precise e univoche per la professione.
La nuova normativa prevede diverse novità per le guide turistiche:
  • innanzitutto il superamento di un esame di abilitazione nazionale, per l’esercizio della professione di guida turistica. L’esame, indetto ogni anno dal Ministero del Turismo, richiederà il superamento di tre prove: una prova scritta, una orale e una tecnico-pratica;
  • sarà poi istituito una sorta di albo. Più precisamente si tratta di un Elenco nazionale delle guide turistiche, ad iscrizione obbligatoria, per poter svolgere la professione. Ciò ad eccezione di coloro i quali esercitano la professione in maniera occasionale o coloro che svolgono visite straordinarie e gratuite presso siti non qualificabili come luoghi della cultura aperti al pubblico;
  • ogni guida turistica avrà poi l’obbligo di aggiornamento professionale, nonché la possibilità per i professionisti di specializzarsi in base a tematiche e territori di interesse;
  • è prevista l’attribuzione di uno specifico codice Ateco, da parte dell’Istat, per definire una specifica classificazione delle attività inerenti alla professione di guida turistica;
  • saranno comminate sanzioni in caso di esercizio abusivo della professione e di impiego di soggetti non iscritti nell’elenco nazionale per lo svolgimento di visite guidate.


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