Meno burocrazia in arrivo grazie a una nuova norma che troverà spazio nel decreto Semplificazioni, atteso in Parlamento nei prossimi giorni. La novità è di prim'ordine perché riguarderà direttamente milioni di cittadini italiani: chi ha superato i 70 anni di età non sarà più costretto a rinnovare la carta d'identità, alla scadenza. L'annuncio è arrivato dal ministro per la Pubblica Amministrazione che, agli organi di informazione, ha sostanzialmente anticipato l'inclusione della misura nell'appena citato testo normativo, che promette di agevolare la vita delle persone, eliminando procedure burocratiche ritenute ormai superflue o anacronistiche.
Certamente la novità in oggetto sarà in grado di semplificare la vita quotidiana e verrà apprezzata da una fascia di popolazione spesso in difficoltà con gli adempimenti amministrativi in Comune, dovendosi districare tra code, prenotazioni, appuntamenti e scadenze periodiche. Con l'entrata in vigore del provvedimento, infatti, una volta raggiunta la soglia anagrafica stabilita, il documento resterà valido a tempo indeterminato o, comunque, per un periodo molto più esteso rispetto all'attuale durata di dieci anni per gli adulti. Il periodo di validità scende a cinque anni per i minori tra 3 e 18 anni e a cinque anni per i bambini sotto i 3 anni, come stabilito dall'art. 3 regio decreto 773/1931, come modificato dall'art. 10 decreto legge 70/2011. Ricordiamo altresì che, in base alle regole di legge, il possesso di una carta scaduta comporta diverse limitazioni pratiche e amministrative, come ad esempio l'impossibilità di compiere operazioni bancarie o postali, accedere a servizi pubblici o digitali o svolgere pratiche sanitarie o previdenziali.
Il rinnovo può essere richiesto fino a 180 giorni prima della scadenza e avviene presso il Comune di residenza o di domicilio. È una procedura che coinvolge ogni anno centinaia di migliaia di cittadini e che, ora, potrebbe essere significativamente ridotta grazie alla nuova regola inclusa del decreto Semplificazioni, un provvedimento che - secondo gli auspici - vuole garantire una P.A. più digitale, efficiente e vicina alle necessità e ai bisogni dei cittadini, anche e soprattutto anziani.
C'è, però, qualche nodo tecnico da sciogliere o definire. In particolare, che cosa accadrà a chi si trova non lontano dalla soglia dei 70 anni? Ad esempio, un cittadino che oggi ha 61 anni e la cui carta scadrà proprio al compimento dei 70 dovrà rinnovarla un'ultima volta? Oppure potrà mantenere il documento già in suo possesso, anche se la foto o i dati anagrafici dovessero risultare datati e non più perfettamente rispondenti al suo aspetto o situazione personale, come nel caso di un cambio di residenza o di stato civile?
Altro tema da chiarire riguarderà l'aggiornamento di dettagli come la fotografia, ossia elementi che potrebbero cambiare anche sensibilmente in età molto avanzata, rendendo comunque doveroso un aggiornamento della carta d'identità. Sarà dunque necessario attendere il testo definitivo del decreto, per capire se e in quali circostanze sarà comunque richiesto un (parziale) aggiornamento formale del documento.
Concludendo, il nuovo decreto semplificazioni segna un ulteriore passo verso un'amministrazione pubblica più moderna, accessibile e realmente orientata al cittadino. L'abolizione del rinnovo della carta d'identità per gli over 70 rappresenta, infatti, un esempio concreto di come la semplificazione normativa possa tradursi in un beneficio immediato per la popolazione, riducendo tempi, costi e incombenze burocratiche e favorendo una gestione più tempestiva dei servizi pubblici.
Certamente la novità in oggetto sarà in grado di semplificare la vita quotidiana e verrà apprezzata da una fascia di popolazione spesso in difficoltà con gli adempimenti amministrativi in Comune, dovendosi districare tra code, prenotazioni, appuntamenti e scadenze periodiche. Con l'entrata in vigore del provvedimento, infatti, una volta raggiunta la soglia anagrafica stabilita, il documento resterà valido a tempo indeterminato o, comunque, per un periodo molto più esteso rispetto all'attuale durata di dieci anni per gli adulti. Il periodo di validità scende a cinque anni per i minori tra 3 e 18 anni e a cinque anni per i bambini sotto i 3 anni, come stabilito dall'art. 3 regio decreto 773/1931, come modificato dall'art. 10 decreto legge 70/2011. Ricordiamo altresì che, in base alle regole di legge, il possesso di una carta scaduta comporta diverse limitazioni pratiche e amministrative, come ad esempio l'impossibilità di compiere operazioni bancarie o postali, accedere a servizi pubblici o digitali o svolgere pratiche sanitarie o previdenziali.
Il rinnovo può essere richiesto fino a 180 giorni prima della scadenza e avviene presso il Comune di residenza o di domicilio. È una procedura che coinvolge ogni anno centinaia di migliaia di cittadini e che, ora, potrebbe essere significativamente ridotta grazie alla nuova regola inclusa del decreto Semplificazioni, un provvedimento che - secondo gli auspici - vuole garantire una P.A. più digitale, efficiente e vicina alle necessità e ai bisogni dei cittadini, anche e soprattutto anziani.
C'è, però, qualche nodo tecnico da sciogliere o definire. In particolare, che cosa accadrà a chi si trova non lontano dalla soglia dei 70 anni? Ad esempio, un cittadino che oggi ha 61 anni e la cui carta scadrà proprio al compimento dei 70 dovrà rinnovarla un'ultima volta? Oppure potrà mantenere il documento già in suo possesso, anche se la foto o i dati anagrafici dovessero risultare datati e non più perfettamente rispondenti al suo aspetto o situazione personale, come nel caso di un cambio di residenza o di stato civile?
Altro tema da chiarire riguarderà l'aggiornamento di dettagli come la fotografia, ossia elementi che potrebbero cambiare anche sensibilmente in età molto avanzata, rendendo comunque doveroso un aggiornamento della carta d'identità. Sarà dunque necessario attendere il testo definitivo del decreto, per capire se e in quali circostanze sarà comunque richiesto un (parziale) aggiornamento formale del documento.
Concludendo, il nuovo decreto semplificazioni segna un ulteriore passo verso un'amministrazione pubblica più moderna, accessibile e realmente orientata al cittadino. L'abolizione del rinnovo della carta d'identità per gli over 70 rappresenta, infatti, un esempio concreto di come la semplificazione normativa possa tradursi in un beneficio immediato per la popolazione, riducendo tempi, costi e incombenze burocratiche e favorendo una gestione più tempestiva dei servizi pubblici.