L’articolo 1, commi 107 e 108, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 ha previsto, per il 2025, un contributo economico per incentivare l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa. Il bonus permette di acquistare grandi elettrodomestici di ultima generazione, a basso impatto ambientale e a basso consumo energetico, per esempio: lavatrici, lavasciuga, forni, lavastoviglie, frigoriferi. Esclusi, invece, i piccoli elettrodomestici come phon e frullatori.
Si legge testualmente: "al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e dei relativi livelli occupazionali e di favorire l'incremento dell'efficienza energetica nell'ambito domestico, la riduzione dei consumi attraverso la sostituzione dei grandi elettrodomestici ad uso civile e il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti attraverso il riciclo, è concesso agli utenti finali, per l'anno 2025, un contributo per l'acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica , individuati con il decreto di cui al comma 110 e prodotti in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea, con corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito di classe energetica inferiore a quella dell'elettrodomestico di nuovo acquisto".
Attenzione, dunque, al fatto che le regole prevedono l’obbligo dello smaltimento dell’elettrodomestico di classe inferiore rispetto a quello acquistato.
Il contributo potrà essere concesso:
- in misura non superiore al 30 per cento del costo di acquisto dell'elettrodomestico e, comunque,
- per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico,
- elevato a 200 euro se il nucleo familiare dell'acquirente ha un valore dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 25.000 euro annui.
Il contributo è, inoltre, fruibile per l'acquisto di un solo elettrodomestico.
Si specifica che, per finanziare il contributo, è istituito un fondo pari a circa 50 milioni di euro per il 2025 (tetto massimo di spesa per la misura de qua) presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La gestione del contributo è operata mediante la piattaforma informatica, gestita dalla società PagoPA S.p.a. Le attività istruttorie, di verifica, controllo e gestione delle risorse finanziarie sono svolte dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia. I predetti gestori operano sulla base di convenzioni stipulate con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo viene riconosciuto al richiedente sotto forma di sconto in fattura, che il venditore applicherà al cliente in possesso del voucher chiesto e ottenuto sulla piattaforma PagoPA. Verranno incrociate le diverse banche dati per verificare l’Isee di chi chiede il bonus con il tetto di 200 euro. Il venditore recupera, poi, lo sconto mediante credito d'imposta, fruibile esclusivamente in compensazione.
Ma è già operativa l’agevolazione?
No. Bisogna attendere la pubblicazione del decreto applicativo che - secondo le fonti del Governo riportate nelle testate giornalistiche - dovrebbe essere imminente: solamente dopo la pubblicazione i consumatori potranno accedere al bonus.