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Bonus badanti 2024, ecco i nuovi incentivi grazie al decreto PNRR: quali detrazioni spettano e chi sono i beneficiari

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Bonus badanti 2024, ecco i nuovi incentivi grazie al decreto PNRR: quali detrazioni spettano e chi sono i beneficiari
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Lo scorso 26 febbraio il Governo ha approvato un decreto legge recante un pacchetto di misure per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Fra le misure è spuntato anche il c.d. bonus badanti. Ma di cosa si tratta precisamente?

Si introduce un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, che possieda un valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità non superiore a euro 6.000, nel limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua.

È bene, quindi, chiarire che non tutti i potenziali datori di lavoro domestico potranno avvantaggiarsi dello sgravio contributivo in esame, ma per ottenere la decontribuzione totale, che scatterà dal prossimo mese di aprile, è invero necessario rispettare questi requisiti:
  • avere un Isee basso che non superi i 6 mila euro; superata questa soglia non si potrà più essere beneficiari della decontribuzione;
  • l’anziano assistito deve essere già titolare di indennità di accompagnamento, oltre ad avere una età anagrafica di almeno ottanta anni;
  • il potenziale datore di lavoro deve avere intenzione di regolarizzare o assumere a tempo indeterminato il badante.

Quali altre novità aspettano il comparto del lavoro?

Nel provvedimento sono altresì previste nuove strategie del Governo per implementare la sicurezza sul lavoro:
  • attraverso il rafforzamento dell’attività di accertamento e contrasto delle violazioni in ambito contributivo;
  • con il potenziamento del personale ispettivo in materia di lavoro (Ispettorato Nazionale del Lavoro, Nucleo dei Carabinieri, INPS e INAIL) per i controlli relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.


Ai fini della prevenzione e del contrasto del lavoro irregolare, si introducono infatti sia disposizioni di carattere preventivo-incentivante che repressive. Ad esempio, con riferimento alle prime, il contrasto viene realizzato dal legislatore subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché introducendo una premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro.
Quanto alle disposizioni di natura repressiva, faranno ingresso nuove sanzioni penali – in luogo delle sanzioni amministrative, frutto di una precedente depenalizzazione - per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori.

Si introduce, infine, un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (c.d. patente a crediti), che intendano operare nell’ambito di cantieri edili. La misura entrerà a regime il 1° ottobre 2024. A partire da questa data, sulle imprese e sui lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili grava l’obbligo del possesso della patente a punti, rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro sulla base di una serie di requisiti, come l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi e il possesso del Documento unico di regolarità contributiva (DURC), del Documento di valutazione dei rischi (DVR) e del Documento unico di regolarità fiscale (DURF).
La patente avrà una dotazione iniziale di 30 crediti, da decurtare a seguito di violazioni che espongono i lavoratori ai rischi di infortuni, inabilità o morte. I crediti decurtati potranno essere reintegrati con la frequenza di corsi.



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