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Bonus acqua potabile 2024, ecco come recuperare le spese sostenute nel 2023: attenzione, le richieste partiranno tra poco

Bonus acqua potabile 2024, ecco come recuperare le spese sostenute nel 2023: attenzione, le richieste partiranno tra poco
A partire dal 1° febbraio 2024, è possibile richiedere il Bonus acqua potabile: scopri come fare
Nuovo giorno, nuovo bonus da poter richiedere. Negli ultimi anni, il costo della vita è notevolmente aumentato e, come sapete, lo Stato cerca di favorire i cittadini prevedendo diversi tipi di "bonus".
Oggi vi parleremo del bonus acqua potabile, che sarà possibile richiedere a partire dal 1° febbraio 2024, e fino al 28 febbraio, in seguito all'ultimo aggiornamento dell'Agenzia delle Entrate del 9 gennaio 2024.

Tale bonus, finalizzato a razionalizzare l’uso dell’acqua e a ridurre il consumo di contenitori di plastica, è regolato dall’art. 1, commi da 1087 a 1089, della Legge di Bilancio 2021, che lo ha introdotto. Tale agevolazione era inizialmente prevista solo per il biennio 2021-2022 ma, con la Legge di Bilancio 2022, è arrivata una proroga per i costi sostenuti nel 2023.
Purtroppo, la proroga non è arrivata anche per i costi del 2024, quindi non sarà possibile richiederlo in futuro.

In ogni caso, dal 1° febbraio hai la possibilità di richiedere il credito d'imposta del 50 per cento se, nel corso del 2023, hai acquistato sistemi di:
  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare,
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

In particolare, possono usufruire di tale agevolazione:
  • le persone fisiche;
  • i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Il credito d'imposta al 50% va calcolato su tale importo massimo di spesa:
  • 1.000 euro per ciascun immobile, nel caso di beneficiari persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, nel caso di beneficiari esercenti attività d’impresa, arti e professioni ed enti non commerciali.
La dotazione di risorse ammonta a 1,5 milioni di euro, ma occorrerà capire anche il numero di domande che arriveranno, e in base a quelle sarà individuata la percentuale spettante.

Per quanto riguarda la domanda, lo ripetiamo, questa può essere proposta dal 1° febbraio al 28 febbraio 2024.
Per presentare la richiesta, occorrerà inviare un’apposita comunicazione con modalità telematiche:
  • tramite il servizio web del sito internet dell’Agenzia delle Entrate disponibile, in particolare accedendo all’area riservata e seguendo Servizi →Agevolazioni → Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile;
  • utilizzando i canali telematici, sottoponendo i file ai controlli di conformità tramite il software dell’Agenzia delle Entrate.
Nel modello da compilare va, tra l'altro, inserito l'importo delle spese sostenute, su cui poi andrà calcolato l’importo del credito d’imposta spettante. Al riguardo, l'Agenzia delle Entrate ha specificato che l’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o da un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per i privati, e in generale per i soggetti diversi da quelli esercenti attività di impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

Una volta inviata la domanda, il sistema invia una ricevuta attestante la presa in carico. In alternativa, viene comunicato, entro 10 giorni dall'invio, lo scarto della richiesta con le relative motivazioni.
Ma soltanto successivamente saprete il valore effettivo del bonus che potrà essere riconosciuto, con provvedimento che l'Agenzia delle Entrate dovrà adottare entro il 31 marzo.

Se siete interessati, non vi resta che segnare la data sul calendario e presentare domanda, a partire dal 1° febbraio.


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