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Assegno Unico 2024, in arrivo un aumento degli importi erogati come da comunicazione INPS: attenzione a DSU e nuovo ISEE

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Assegno Unico 2024, in arrivo un aumento degli importi erogati come da comunicazione INPS: attenzione a DSU e nuovo ISEE
Da marzo 2024 al via l’erogazione dell’Assegno Unico Universale ricalcolato con aumento degli importi a fronte della rivalutazione annuale ISTAT. Di seguito, nel dettaglio, caratteristiche e condizioni
L’Assegno Unico Universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico, erogato dall’INPS per ogni figlio fino al compimento di 21 anni di età, o senza limiti di età in caso nel nucleo familiare siano presenti figli con disabilità. Per i nuovi nati, la decorrenza del diritto al beneficio parte dal settimo mese di gravidanza.

Il beneficio è rivolto a tutte le categorie di lavoratori (dipendenti privati; dipendenti pubblici; liberi professionisti; pensionati; disoccupati; inoccupati) i quali, se in possesso di ISEE valido al momento di presentazione della domanda, riceveranno un importo proporzionato al reddito dichiarato. A coloro che non siano in possesso di un ISEE valido, o che abbiano un ISEE superiore a 45.574,96 euro, verrà erogato l’importo minimo previsto per il beneficio.

Questa misura è volta ad assicurare alle famiglie un valido supporto per il mantenimento dei figli a carico e, per tal motivo, l’ammontare dell’assegno viene rideterminato ogni anno in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi (così come calcolata dall'ISTAT), con conseguente rivalutazione monetaria degli importi previsti per ogni fascia di reddito.

A gennaio 2024, l'INPS ha annunciato che la rivalutazione prevista per l’anno in corso è pari al +5,4%, a causa del costante incremento del costo della vita. Per il 2024, gli assegni ammonteranno da un minimo di 57 euro, in caso di ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro o, in assenza di ISEE, ad un massimo di 199,40 euro in caso di ISEE inferiore o pari a 17.090,61 euro.
A seconda delle caratteristiche del singolo nucleo familiare, c’è poi la possibilità di aumentare gli importi appena citati, come ad esempio nel caso vi sia più di un figlio a carico, famiglie con più di quattro figli o entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, figli disabili o di età inferiore ad un anno, madri di età inferiore a 21 anni.

Per le domande già presentate nel 2023 non sarà necessario inoltrare una nuova domanda per l’anno 2024; tuttavia, perché l’importo dell’assegno erogato sia commisurato al reddito familiare, sarà necessario presentare una DSU aggiornata entro il mese di febbraio. In mancanza, verranno applicati gli importi minimi a partire da marzo 2024. Il termine ultimo per presentare la DSU è quello del 30 giugno 2024: in questo caso l’importo ricevuto mensilmente verrà adeguato a quanto dichiarato e, se del caso, si riceverà il conguaglio degli arretrati dovuti a partire da marzo 2024.
Le domande presentate dopo il 30 giugno 2024 comporteranno il pagamento dell’Assegno Unico Universale a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda e l’importo da erogare verrà calcolato sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica o dell’ISEE che correda la domanda.
Va evidenziato, infine, che questa misura di sostegno economico alle famiglie può essere richiesta anche dai nuclei beneficiari di assegno d’inclusione e del bonus asilo nido. Quanto alla determinazione del reddito familiare, l’AUU non conta come trattamento assistenziale e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.

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