Il pignoramento è una procedura legale che consente ai creditori di aggredire i beni del debitore, per recuperare i crediti non saldati. Si tratta di uno strumento piuttosto temuto, soprattutto in Italia, dove può colpire sia beni mobili (ad esempio automobili, denaro, arredi) che immobili (come case o terreni). Inoltre, non riguarda solo i beni direttamente posseduti dal debitore, ma può estendersi anche ai crediti che il debitore ha verso terzi.
La normativa di riferimento in materia di pignoramento presso terzi - sembra utile rammentare - è contenuta nel Libro III del codice di procedura civile, agli artt. 543 e seguenti.
Adesso, al fine di consentire pignoramenti mirati, il legislatore della futura legge di bilancio ha esteso il patrimonio informativo dell’AdER, che dal prossimo anno potrà accedere ai dati relativi ai corrispettivi delle fatture emesse. Nella specie è l’articolo 27 del testo del disegno di Legge di Bilancio 2026 a prevedere l’estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate. La norma modifica il testo dell’articolo 1, comma 5-bis del decreto legislativo n. 127/2015 in materia di conservazione e utilizzo dei dati delle fatture elettroniche, prevedendo che i file delle fatture elettroniche siano conservati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione di riferimento, per essere utilizzati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate nelle attività di controllo ai fini fiscali.
La norma non sarà immediatamente operativa, ma sarà necessario un altro provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per definirne i criteri, da emanare entro tre mesi dalla sua entrata in vigore.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà accedere ai dati che transitano nel Sistema di Interscambio, riguardanti i pagamenti periodici effettuati nei confronti del titolare di partita IVA che abbia debiti iscritti a ruolo, o dei soggetti coobbligati al pagamento. Per imprese e professionisti arriverà un meccanismo di pignoramento simile a quanto previsto sugli stipendi e sulle pensioni.
Resta, al momento, ancora esclusa la possibilità a di consentire il pieno accesso di AdeR ai dati dei conti correnti.
Si ricorda, infine, come ai contribuenti che vogliano mettersi in regola con il versamento delle somme richieste dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione in avvisi e cartelle di pagamento, ma non riescano a pagare in un'unica soluzione, è data la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme da versare in più rate, di importo non inferiore a 50 euro.
Il pagamento della prima rata del piano di ammortamento determina una serie di effetti sul debito compreso nelle cartelle oggetto della rateizzazione e sulle eventuali procedure collegate:
La normativa di riferimento in materia di pignoramento presso terzi - sembra utile rammentare - è contenuta nel Libro III del codice di procedura civile, agli artt. 543 e seguenti.
Adesso, al fine di consentire pignoramenti mirati, il legislatore della futura legge di bilancio ha esteso il patrimonio informativo dell’AdER, che dal prossimo anno potrà accedere ai dati relativi ai corrispettivi delle fatture emesse. Nella specie è l’articolo 27 del testo del disegno di Legge di Bilancio 2026 a prevedere l’estensione del patrimonio informativo dell’Agenzia delle Entrate. La norma modifica il testo dell’articolo 1, comma 5-bis del decreto legislativo n. 127/2015 in materia di conservazione e utilizzo dei dati delle fatture elettroniche, prevedendo che i file delle fatture elettroniche siano conservati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione di riferimento, per essere utilizzati dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate nelle attività di controllo ai fini fiscali.
La norma non sarà immediatamente operativa, ma sarà necessario un altro provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per definirne i criteri, da emanare entro tre mesi dalla sua entrata in vigore.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà accedere ai dati che transitano nel Sistema di Interscambio, riguardanti i pagamenti periodici effettuati nei confronti del titolare di partita IVA che abbia debiti iscritti a ruolo, o dei soggetti coobbligati al pagamento. Per imprese e professionisti arriverà un meccanismo di pignoramento simile a quanto previsto sugli stipendi e sulle pensioni.
Resta, al momento, ancora esclusa la possibilità a di consentire il pieno accesso di AdeR ai dati dei conti correnti.
Si ricorda, infine, come ai contribuenti che vogliano mettersi in regola con il versamento delle somme richieste dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione in avvisi e cartelle di pagamento, ma non riescano a pagare in un'unica soluzione, è data la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme da versare in più rate, di importo non inferiore a 50 euro.
Il pagamento della prima rata del piano di ammortamento determina una serie di effetti sul debito compreso nelle cartelle oggetto della rateizzazione e sulle eventuali procedure collegate:
- AdeR sospende l'eventuale fermo amministrativo disposto in precedenza sul bene mobile registrato (si pensi all'automobile), a condizione che tutti i debiti oggetto del fermo siano stati ricompresi nell'istanza di dilazione;
- sono da considerarsi estinte le procedure esecutive (pignoramenti) in corso, a condizione che non si sia ancora tenuto l'incanto con esito positivo e non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati;
- il contribuente, a seguito del pagamento delle rate e, conseguentemente, dell'abbattimento dell'importo del debito, può chiedere, con spese a proprio carico, e al ricorrere di determinate condizioni, la riduzione (diminuzione della somma garantita da ipoteca) o restrizione (liberazione parziale di uno o più degli immobili ipotecati) dell'eventuale ipoteca iscritta in data antecedente alla presentazione dell'istanza.
Il contribuente decade dai benefici della rateizzazione per inadempienza quando non esegue il pagamento di alcune rate, anche non consecutive.