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Addio cartelle esattoriali, ecco quali saranno cancellate a breve, ma attento, ora il Fisco potrà spiare il tuo conto

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Addio cartelle esattoriali, ecco quali saranno cancellate a breve, ma attento, ora il Fisco potrà spiare il tuo conto
Dal 1° gennaio 2026 troverà applicazione la riforma relativa al discarico dei debiti inesigibili. Vediamo insieme quali cartelle esattoriali saranno cancellate e come verrà rinforzata l'attività di monitoraggio sui conti correnti
Nel complesso mosaico che raffigura il panorama fiscale s'inserisce l'allarmante tassello delle cartelle esattoriali inesigibili.

La cartella esattoriale è l'atto ufficiale con cui l'Agenzia delle Entrate - Riscossione (AdER) sollecita il pagamento di determinate somme, di cui si è debitori nei confronti dello Stato o di altri enti pubblici.
Fatti salvi i casi nei quali si ritiene possibile contestare la cartella con le modalità indicate nella documentazione, il debitore è tenuto a versare gli importi richiesti. Nel caso in cui non si disponga degli importi necessari per effettuare il pagamento, se ne potrà chiedere la rateizzazione.

Come riportato nell'ultima relazione della Commissione speciale sul sistema fiscale, nel “magazzino” del Fisco sono presenti oltre 1.272 miliardi di euro in cartelle ancora aperte. Di questi, oltre 537 risultano già classificati come irrecuperabili, perché riferiti a soggetti non più rintracciabili, o deceduti, o incapaci di saldare il debito.

Se l'addetto alla riscossione non può ipotecare o pignorare nulla, perché - ad esempio - il debitore è nullatenente, cosa si potrà fare al fine di rientrare in possesso delle somme di cui si è creditori?

Adesso la proposta della Commissione tecnica è quella di cancellare di netto circa 408,5 miliardi di euro di crediti, considerazioni di fatto irrecuperabili.

Intanto, in attesa dell'eventuale approvazione del condono definitivo, si rende noto che - dal 27 marzo 2025 - è già in vigore il D. Lgs. 24 marzo 2025, n. 33, recante il nuovo Testo unico della riscossione. Con decorrenza dal 1° gennaio 2026 troverà applicazione il relativo articolo 211, rubricato "Discarico automatico o anticipato". La norma prevede che le cartelle esattoriali affidate all'agente di riscossione saranno automaticamente scaricate. In particolare è previsto anche che l'Agenzia delle entrate-Riscossione possa trasmettere, in qualsiasi momento, all'ente titolare del credito, telematicamente e con le modalità stabilite dal citato decreto, la comunicazione di discarico anticipato delle quote che le sono state affidate dal 1° gennaio 2025, nel caso in cui si accerti:
  • il fallimento del debitore;
  • l'assenza di beni del debitore;
  • la mancanza di nuovi beni, rispetto a quelli già presi in considerazione che non hanno consentito il recupero delle somme.

Si sottolinea, quindi, la possibilità del discarico delle cartelle anche prima che siano trascorsi i 5 anni previsti, nei casi in cui il debito sia ritenuto inesigibile fin da prima.
Al comma 3 del citato articolo 211, infine, viene concessa la possibilità, agli stessi enti creditori, di chiedere all'Agenzia delle Entrate Riscossione la riconsegna anticipata dei carichi iscritti a ruolo:
  • dopo 24 mesi dalla presa in carico, se si tratta di crediti affidati alla riscossione prima dell'entrata in vigore di questo decreto (8 agosto 2024);
  • tra il ventiquattresimo e il trentesimo mese successivo alla presa in carico, se affidati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.
Allo stesso tempo, quale contropartita del condono tombale, il Fisco sta attivando strumenti più rapidi ed efficienti per individuare in ogni momento la “consistenza attuale” del conto corrente, oltre che eventuali patrimoni illeciti e smascherare redditi nascosti dietro situazioni apparentemente rispettabili o d'indigenza. In tale direzione opererà anche Cerebro, la nuova piattaforma digitale che ha ricevuto l'approvazione ufficiale del Garante della Privacy con il provvedimento del 4 agosto 2025. Questo sistema, progettato per affiancare le forze dell'ordine nelle indagini patrimoniali, incrocia enormi quantità di dati provenienti da fonti istituzionali, per scovare incongruenze tra redditi dichiarati e reale disponibilità economica.
L'obiettivo finale è non consentire più che le cartelle esattoriali invecchino, perché il passare del tempo azzera le possibilità di incasso. Si interverrà subito, concentrando tempo ed energie sui debitori che hanno maggiori probabilità di pagare.

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