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Visita medica prenotata, devi pagare il ticket anche se non ti presenti all'appuntamento: ecco quando e come evitarlo

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Visita medica prenotata, devi pagare il ticket anche se non ti presenti all'appuntamento: ecco quando e come evitarlo
Scopri che cosa succede al ticket sanitario se non puoi presentarti a una visita specialistica o a un esame diagnostico prenotato tramite CUP. Guida rapida su disdetta, esenzioni e cause di forza maggiore
Prenotare una visita specialistica o un esame diagnostico tramite il CUP (Centro Unico di Prenotazione) è il modo più semplice e veloce per accedere a prestazioni sanitarie, evitando file e lunghe attese. Tuttavia, per imprevisti e motivi di forza maggiore, capita a volte di essere costretti ad annullare l'appuntamento o non presentarsi nel giorno e nell'ora prefissata. In questi casi, la domanda sorge spontanea: che cosa accade al ticket sanitario? Bisogna comunque pagarlo oppure no?

Ricordiamo che il ticket è la quota che il cittadino deve versare per usufruire di determinate prestazioni, in aggiunta alla parte coperta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La sua finalità pratica è condividere i costi della sanità pubblica, in modo che ogni utente del servizio dia il proprio contributo economico al sostegno dell'intero sistema. In generale, il suo importo varia in base alla prestazione, alla regione e alla categoria del paziente, considerando eventuali esenzioni per reddito, età, gravidanza o patologie croniche.

Ebbene, nella generalità delle ipotesi di mancata presentazione alla visita o all'esame - pur avendolo previamente prenotato tramite CUP - l'obbligo di pagare il ticket non viene meno. Qualora si sia impossibilitati a recarsi all'appuntamento programmato, è necessario annullarlo nei tempi previsti. In particolare, l'art. 3, comma quinto del decreto legge n. 73 dello scorso anno - recante "Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie" - dispone che i sistemi di prenotazione CUP debbano consentire la disdetta della prestazione almeno due giorni lavorativi anteriori alla data prevista, anche con portale online o numero verde. Per questa via, chi ha bisogno di usufruire dello stesso servizio potrà agevolmente sostituirsi alla persona impossibilitata a presentarsi nella struttura sanitaria.

All'opposto, se il cittadino non si reca nel luogo preassegnato, rispettando la prenotazione via CUP, e - soprattutto - non annulla l'attività nei tempi previsti, è comunque dovuto - in linea generale - il pagamento del ticket. Oltre che confermato dal settimo comma dell'art. 3 di cui sopra, questo principio si trae dalle normative regionali sulla compartecipazione alla spesa sanitaria, che - in riferimento al proprio territorio di residenza - è preferibile consultare al fine di ulteriori dettagli o specificazioni territoriali su modalità e termini di disdetta. È utile, altresì, chiarire che il contributo in oggetto è da intendersi dovuto, pur in presenza di esenzione per patologia o per reddito.

Attenzione però: non sempre il ticket è dovuto, pur in mancanza di tempestivo annullamento dell'appuntamento. Ci sono infatti imprevisti o cause di forza maggiore, che esonerano dall'obbligo di pagamento del contributo.

Eccoli di seguito in sintetico elenco:
  • motivi di salute documentati, come ad esempio il ricovero improvviso in ospedale o pronto soccorso, la comparsa di una malattia acuta o improvvisa certificata da un medico, o ancora le complicazioni di una patologia cronica già diagnosticata che impediscano di uscire dalla propria abitazione;
  • situazioni legate ad altre prestazioni sanitarie, come un appuntamento urgente con un medico specialista, certificato da struttura sanitaria;
  • eventi straordinari, come calamità naturali (alluvioni, frane, nevicate ecc.), che rendano impossibile raggiungere la struttura sanitaria.
In questi casi pratici di impossibilità sopravvenuta a essere fisicamente presenti nella struttura, non si è tenuti a pagare il ticket sanitario, a patto - però - di inviare tempestivamente la documentazione giustificativa alla propria azienda sanitaria.

Concludendo, annullare una visita con l'opportuno preavviso resta pur sempre un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso la collettività degli utenti del servizio sanitario, perché permette al SSN di gestire meglio l'annoso problema delle liste di attesa e consente ad altri cittadini di accedere alle cure, con un po' di anticipo. La disdetta tramite CUP combatte le inefficienze, evita lo spreco di risorse e sottrae all'obbligo di pagamento del suddetto contributo.

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