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Codice della Strada, fare retromarcia al casello può costarti una multa fino a 8.186 euro: ecco cosa non devi fare

Codice della Strada, fare retromarcia al casello può costarti una multa fino a 8.186 euro: ecco cosa non devi fare
Fare retromarcia al casello perché hai sbagliato corsia può trasformarsi in un incubo da migliaia di euro, con punti della patente persi e rischio sospensione. Il Codice della Strada è chiarissimo e le sanzioni sono severissime per chi pensa di cavarsela con qualche metro indietro. Ecco tutti i dettagli
La normativa italiana non lascia spazio a interpretazioni quando si tratta di manovre in autostrada. L'art. 176 del Codice della strada stabilisce in modo inequivocabile che sulle carreggiate, rampe e svincoli autostradali è assolutamente vietato invertire il senso di marcia ed effettuare la retromarcia. L'unica deroga riguarda le manovre strettamente necessarie all'interno delle aree di servizio o di parcheggio, ma il casello non rientra in queste eccezioni.
Nel momento in cui un automobilista imbocca una corsia del casello autostradale, si trova automaticamente in un'area dove la marcia indietro è proibita, indipendentemente dalla velocità, dalla distanza da percorrere o dalla presenza apparente di altri veicoli. La legge non considera le intenzioni del conducente né la percezione soggettiva che la manovra possa sembrare sicura, ma si concentra sul rischio oggettivo che questa condotta genera per la collettività. Il legislatore ha voluto tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, riconoscendo che in un contesto delicato come quello del casello, dove convergono flussi di traffico diversi e l'attenzione dei conducenti è focalizzata su pagamenti e sbarre, inserire una variabile imprevedibile - come un veicolo che procede all'indietro - crea una situazione di pericolo concreto e immediato.
Sanzioni da capogiro: dalla multa alla sospensione della patente
Chi decide di fare retromarcia al casello deve prepararsi a conseguenze economiche molto pesanti. La sanzione amministrativa prevista oscilla tra un minimo di 430 euro e un massimo di 1.731 euro, con un ulteriore aggravamento di un terzo se l'infrazione viene commessa nelle ore notturne, precisamente tra le 22 e le 7 del mattino. Ma il salasso non si ferma al portafoglio: questa violazione comporta anche la decurtazione immediata di 10 punti dalla patente, un colpo durissimo per qualsiasi automobilista. Per chi ha già subito altre infrazioni e si trova con un patrimonio punti ridotto, questa decurtazione può far scattare automaticamente la revisione o addirittura la sospensione del titolo di guida, con tutte le implicazioni che ne derivano per la vita quotidiana, il lavoro e gli spostamenti familiari.
La situazione peggiora drasticamente quando la retromarcia si trasforma in qualcosa di più grave, ovvero quando il conducente non si limita a retrocedere, ma effettua una vera e propria inversione di marcia o attraversa lo spartitraffico nel tratto antistante il casello. In questi casi si ricade nel divieto di inversione di marcia in autostrada, sempre disciplinato dall'articolo 176 del Codice della Strada, e le sanzioni lievitano in modo esponenziale: si parla di importi che vanno da 2.046 euro fino a 8.186 euro, con la possibilità concreta di revoca della patente, fermo amministrativo o confisca del veicolo nei casi più gravi o in presenza di recidiva.
I pericoli reali di una manovra apparentemente innocua
La severità delle sanzioni trova la sua ragione d'essere nei rischi concreti che la retromarcia al casello comporta per la sicurezza stradale. All'ingresso o all'uscita dell'autostrada si crea una situazione di traffico particolare, con veicoli che si dispongono in corsie parallele, spesso con visibilità laterale limitata e con l'attenzione dei conducenti concentrata su aspetti pratici come il pagamento del pedaggio, il funzionamento del Telepass o l'apertura delle sbarre.
Introdurre in questo contesto già complesso un'auto che, improvvisamente, inizia a muoversi all'indietro significa generare un pericolo immediato e imprevedibile per chi sopraggiunge, magari mentre sta cercando il portafoglio o valutando quale corsia scegliere. Basta una frazione di secondo di distrazione, una frenata in ritardo o una sterzata brusca per trasformare una semplice retromarcia in un tamponamento, in un urto laterale o, addirittura, in un incidente a catena che coinvolge più veicoli.
Se poi le condizioni atmosferiche sono avverse, con pioggia, nebbia o scarsa luminosità, oppure se il fondo stradale è viscido, il margine di manovra per evitare l'impatto si riduce ulteriormente. Molti automobilisti giustificano la propria scelta dicendo di aver controllato e di non aver visto nessuno alle spalle, ma questa è una percezione illusoria e pericolosa. L'avvicinamento al casello avviene in pochi secondi e la presenza di pilastri, barriere e altre strutture limita notevolmente la visibilità. Un'altra vettura può arrivare rapidamente da lontano, rallentare e accodarsi mentre il conducente è concentrato sulla manovra vietata, senza che questi se ne accorga in tempo utile. Per questo motivo il Codice della Strada non lascia margini interpretativi e non affida alla valutazione soggettiva del singolo automobilista la decisione se sia sicuro o meno fare retromarcia.
La soluzione corretta quando si sbaglia corsia e l'unica eccezione prevista
Se ci si trova nella corsia sbagliata del casello, la soluzione corretta è non fare alcun movimento all'indietro. Bisogna restare fermi nella posizione in cui ci si trova, avvicinarsi alla colonnina e utilizzare il pulsante di assistenza o l'interfono per mettersi in contatto con l'operatore di turno. Nel caso in cui ci si trovi per errore in una corsia Telepass senza possedere il dispositivo, oppure se si verifica un problema con il metodo di pagamento scelto, l'operatore può registrare la situazione, aprire manualmente la sbarra e fornire le indicazioni necessarie per regolarizzare il pedaggio. Nella maggior parte dei casi viene richiesto di compilare un modulo, di pagare successivamente attraverso i canali indicati o di seguire una procedura online di convalida. Questa procedura richiede qualche minuto in più rispetto al transito normale, ma evita sanzioni devastanti, incidenti potenzialmente gravi e complicazioni con l'assicurazione.
Vale la pena sottolineare che l'articolo 176 del Codice della Strada prevede un'unica eccezione al divieto assoluto di retromarcia, che riguarda esclusivamente i veicoli di servizio dell'autostrada o di emergenza, come mezzi di soccorso, ambulanze e veicoli per la manutenzione stradale. Solo in presenza di autorizzazione specifica dell'ente proprietario della strada e quando sussistano esigenze di servizio documentate, questi veicoli possono derogare ai divieti di retromarcia, sosta in corsia di emergenza e altre limitazioni previste per gli utenti comuni. Per tutti gli altri conducenti la regola rimane assoluta e inderogabile.


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