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Cartelle esattoriali 2026, più rate, possibilità di "saltarle" e più tempo per pagare: ecco tutte le novità in arrivo

Fisco - -
Cartelle esattoriali 2026, più rate, possibilità di "saltarle" e più tempo per pagare: ecco tutte le novità in arrivo
In arrivo il prossimo anno profondi cambiamenti nel settore della riscossione
Il 2026 rappresenterà un anno chiave nell’ambito del sistema della riscossione. Sono attese, infatti, notevoli innovazioni in questo campo, nell’ottica di modernizzare e razionalizzare la gestione delle cartelle esattoriali.

Più rate, più tempo per pagare
In parte si tratta di novità già introdotte, come quella riguardante l’estensione della possibilità di dilazionare i pagamenti, sotto forma di aumento del numero di rate in cui, in concreto, può essere suddiviso il debito da pagare.
Già a partire da quest’anno, infatti, le rate erano state portate a 84 (contro le 72 ammesse nel 2024); tale possibilità risulta confermata anche per il 2026, mentre dal 2027 è contemplato addirittura un ulteriore incremento, fino a un massimo di 96 rate.

Meno carta, più digitale
Altra novità, che si colloca nel solco di una maggiore efficienza, velocità e trasparenza del sistema di riscossione, è quella che prevede l’ invio telematico delle comunicazioni al contribuente.
Il progetto è quello di un progressivo abbandono del cartaceo in favore dell’utilizzo di canali telematici, con un netto guadagno anche in termini di sicurezza delle notifiche ai contribuenti.


Rottamazione-quinquies: dalle ipotesi alla realtà
Pare essere in dirittura d’arrivo la tanto attesa “rottamazione-quinquies”, anche se - diversamente dalle novità che abbiamo fin qui esaminato - per avere certezza riguardo ai contenuti e alle caratteristiche della nuova misura occorrerà attendere ancora qualche tempo.
Più precisamente, potremo avere tutti i dettagli dopo il 12 settembre 2025, secondo quanto dichiarato da Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato.
Il Governo punta a inserire la rottamazione-quinquies all’interno della Legge di Bilancio 2026: dunque la nuova rottamazione potrà entrare in vigore, appunto, dal prossimo anno.
Precisando, quindi, che al momento non vi è la sicurezza definitiva sui vari punti della misura, le “indiscrezioni” finora trapelate sembrano piuttosto confortanti per il contribuente.
Nei fatti la rottamazione-quinquies dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) consistere nei seguenti nodi fondamentali:
  • versamento iniziale del 5% del debito complessivo (c.d. maxi-rata), ma solo nei casi in cui il debito del contribuente supera i 50.000 euro;
  • fino a 120 rate mensili, di pari importo, per pagare il resto;
  • possibilità di “saltare” fino a 8 rate senza perdere il beneficio: la decadenza scatterà dopo la nona rata non versata;
  • cancellazione delle cartelle di importo ridotto (probabilmente fino a un massimo di 5.000 euro, ma anche qui non v’è ancora certezza);
  • la rottamazione, sembra, comprenderà cartelle notificate fino alla data del 31 dicembre 2023.
Non resta, dunque, che attendere per sapere finalmente quali scenari si prospettano per la riscossione nel 2026.


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