La normativa che disciplina lo svolgimento dell’esame di Stato per diventare avvocato è stata oggetto di diverse modifiche negli ultimi anni, a causa della pandemia da Covid che ha portato all’introduzione di una disciplina emergenziale che, per alcuni aspetti, è ancora oggi in vigore. Tuttavia le regole sono destinate a cambiare a partire dal prossimo anno.
Come si anticipava, il regime transitorio delle modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense trova applicazione anche per l’esame di Stato 2025, mantenendo la modalità speciale di svolgimento dell’esame che prevede una prova orale e una sola prova scritta (atto giudiziario), con la novità del cambiamento del voto minimo per la prova orale, che passa da 105 a 90, come era stato richiesto dall’Associazione Italiana dei Giovani Avvocati (AIGA).
A partire dal 2026, invece, entreranno in vigore le nuove regole previste dalla riforma.
Ma cosa prevedono le nuove regole dell’esame di Stato a partire dal 2026?
Le modifiche introdotte prevedono un ritorno a un esame più articolato, con un incremento del numero di prove scritte. Nello specifico le prove scritte saranno due.
Lo scritto, si legge nella bozza del testo, consisterà nella redazione, in presenza oppure mediante modalità di videoscrittura con il solo ausilio dei codici annotati con la giurisprudenza, di un:
Come si anticipava, il regime transitorio delle modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione forense trova applicazione anche per l’esame di Stato 2025, mantenendo la modalità speciale di svolgimento dell’esame che prevede una prova orale e una sola prova scritta (atto giudiziario), con la novità del cambiamento del voto minimo per la prova orale, che passa da 105 a 90, come era stato richiesto dall’Associazione Italiana dei Giovani Avvocati (AIGA).
A partire dal 2026, invece, entreranno in vigore le nuove regole previste dalla riforma.
Ma cosa prevedono le nuove regole dell’esame di Stato a partire dal 2026?
Le modifiche introdotte prevedono un ritorno a un esame più articolato, con un incremento del numero di prove scritte. Nello specifico le prove scritte saranno due.
Lo scritto, si legge nella bozza del testo, consisterà nella redazione, in presenza oppure mediante modalità di videoscrittura con il solo ausilio dei codici annotati con la giurisprudenza, di un:
- parere motivato su una questione proposta, in una materia a scelta del candidato tra il diritto privato, il diritto penale ed il diritto amministrativo;
- atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto, sempre a scelta dal candidato tra il diritto privato, il diritto penale ed il diritto amministrativo.
La prova orale sarà più strutturata e comprenderà:
- l’illustrazione approfondita delle prove scritte (attualmente è sufficiente una breve esposizione);
- un colloquio relativo ad un caso pratico per dimostrare le conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale. Il caso sarà relativo ad una materia a scelta del candidato tra quelle regolate dal codice civile o dal codice penale o dal diritto amministrativo;
- domande in materia di diritto processuale civile e penale, diritto civile, diritto penale e in materia di ordinamento e deontologia forense. Sono previste anche altre due materie, scelte preventivamente dal candidato, tra diritto amministrativo, diritto commerciale, diritto costituzionale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto tributario e diritto ecclesiastico.
Per quanto riguarda l’esame di Stato 2025, come detto, si applicano le stesse modalità dell’anno scorso, secondo le istruzioni fornite dall’apposito decreto del Ministero della Giustizia del 30 giugno.
I candidati dovranno presentare l’apposita domanda in modalità telematica. Potranno farlo a partire dal 1° ottobre e fino alla scadenza fissata per l’11 novembre 2025.
La richiesta va trasmessa collegandosi al sito del Ministero della Giustizia, sezione “Strumenti/Concorsi, esami, assunzioni”, dopo aver effettuato l’accesso tramite SPID, CIE o CNS e inserendo tutti i dati richiesti.
La sessione 2025 dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense si svolgerà presso le singole sedi previste dalle ore 9:00 dell’11 dicembre 2025.
Il disegno di legge introduce anche importanti innovazioni nell’esercizio della professione di avvocato, ridefinendone prerogative e responsabilità. In particolare:
- si ribadisce l’autonomia dell’avvocato, viene ripristinato il giuramento professionale e si rafforza il segreto professionale;
- gli avvocati possono partecipare a reti anche multidisciplinari, a condizione che siano coinvolti almeno due avvocati iscritti;
- l’attività in regime di collaborazione continuativa viene qualificata come prestazione d’opera intellettuale, per favorire autonomia e accesso al mercato;
- viene razionalizzata la disciplina delle specializzazioni e mantenuto l’obbligo di aggiornamento annuale;
- vengono ampliate le attività compatibili (es. amministratore unico di società di capitali, agente sportivo, ecc.) e confermata la compatibilità con la docenza giuridica.