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Corte costituzionale, sentenza n. 249 del 24 luglio 2009
«Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli artt. da 196 a 200, del D.Lgs. 3 aprile 206, n. 152, in relazione all'art. 118 Cost., in quanto tali norme determinerebbero una compressione delle potestà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17045 del 18 giugno 2018
«La responsabilità ex art. 2051 c.c. non ammette la responsabilità oggettiva e presuppone l'imputabilità soggettiva del fatto. La disciplina temporale applicabile alla fattispecie (interventi diretti alla tutela dell'integrità...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 234 del 23 luglio 2009
«Il comma 5 dell'art. 23 contiene una significativa norma di raccordo tra ordinamento nazionale e ordinamento comunitario, prevedendo che per i progetti relativi ad opere di protezione civile o disposti in situazioni di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 50143 del 9 ottobre 2018
«In materia di autorizzazione integrata ambientale (AIA), l'art. 29-quaterdecies, comma 3, lett. b), D.Lgs. n. 152/2006, riferendosi alla "gestione dei rifiuti", non effettua un richiamo espresso alla definizione contenuta nell'art. 183,...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
«L'autorizzazione dell'Autorità di bacino (art. 166, D.Lgs. n. 152/2006) è connessa alla funzione di difesa del suolo svolta da tale ente, perché è diretta a verificare che gli usi delle acque d'irrigazione regolati dalla norma ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24239 del 27 aprile 2007
«La qualificazione di tutte le acque come appartenenti al demanio pubblico, salvo limitatissime eccezioni, ribadita dall'art. 1 del D.P.R. 18 febbraio 1999, n. 238, è stata da ultimo confermata dall'art. 144 del D.Lgs. 3...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13532 del 1 luglio 2016
«In materia di distanze delle costruzioni dagli argini, gli artt. 133, lett. a), del R.D. n. 268 del 1904 e 96, lett. f), del R.D. n. 523 del 1904 regolano due diversi regimi, che, in ragione dell'oggetto e delle esigenze poste a fondamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4309 del 20 febbraio 2017
«Occorre distinguere tra contributi dovuti dai proprietari - che obbligatoriamente fanno parte del consorzio per essere i loro fondi compresi nel perimetro consortile e traggono benefici dalle strutture di quello - e somme dovute da...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3720 del 30 agosto 2016
«La controversia relativa alle somme dovute ad un consorzio di bonifica, ai sensi dell'art. 166 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Codice dell'ambiente), da parte del gestore del servizio idrico integrato (che utilizzi canali consortili od...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7102 del 29 marzo 2011
«La controversia relativa alle somme dovute ad un consorzio di bonifica, ai sensi dell'art. 27, comma 3, della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e, successivamente, dell'art. 166 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Codice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37280 del 1 ottobre 2008
«In tema di gestione dei rifiuti, l'esclusione dall'applicazione della disciplina sui rifiuti per le terre e rocce da scavo (art. 186, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152) è subordinata alla prova positiva, gravante sull'imputato, della...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1684 del 14 marzo 2019
«Il Responsabile dell'ufficio tecnico comunale è competente ad adottare nei confronti di A.N.A.S. un'ingiunzione alla rimozione dei rifiuti abbandonati. Il medesimo Responsabile è invece incompetente ad adottare un ordine di...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 1266 del 6 ottobre 2010
«Le attività di emungimento di acque di falda contaminate per le quali il gestore dell'impianto biologico di depurazione chiede l'autorizzazione ex art. 210 del D.Lgs. n. 152/2006 attengono per un verso all'attività di fognatura e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3756 del 30 luglio 2015
«L'art. 239 del Testo Unico dell'Ambiente nel formulare i principi generali in materia di rifiuti e di bonifiche dei siti contaminati richiami i principi e le norme comunitarie con particolare riferimento al principio del "chi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19962 del 22 gennaio 2013
«Del reato di omessa bonifica (art. 257, D.Lgs. n. 152/2006) risponde solo il responsabile dell'inquinamento.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 124 del 16 gennaio 2012
«Nell'ambito del procedimento di messa in sicurezza e bonifica di un'area di servizio, attivato in conseguenza di accertate perdite di carburante dalle cisterne di stoccaggio, è legittima la fissazione di un valore limite di inquinanti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22006 del 9 giugno 2010
«Il sistema delineato dagli artt. 242 e 257 T.U.A., D.Lgs. n. 152/06 che, attraverso la sanzione penale, per un verso persegue l'obiettivo di indurre chi inquina ad attivarsi tempestivamente per rimuovere le conseguenze dannose...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4561 del 14 luglio 2010
«La responsabilità dell'autore dell'inquinamento, ai sensi dell'art. 17, comma 2, del D.Lgs. 22/1997, costituisce una forma di responsabilità oggettiva per gli obblighi di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4525 del 5 settembre 2005
«L'art. 17, D.Lgs. n. 22 del 1997, la cui impostazione sul punto è stata ora confermata e specificata dagli artt. 240 e ss., D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, recante norme in materia ambientale (c.d. Codice dell'ambiente), impone l'esecuzione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4875 del 21 novembre 2016
«L'amministrazione non può imporre al proprietario di un'area contaminata, il quale non sia l'autore dell'inquinamento, l'obbligo di porre in essere le misure di messa in sicurezza di emergenza e di bonifica, di cui all'art. 240, comma 1,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2346 del 10 aprile 2019
«Le procedure operative e amministrative da attivare, a carico del "responsabile dell'inquinamento", al verificarsi di un evento potenzialmente contaminante, sono previste all'art. 242, D.Lgs. n. 152/2006, il quale prevede, per...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 757 del 15 novembre 2018
«In materia di inquinamento, una volta riscontrato un fenomeno di potenziale contaminazione di un sito, gli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza d'emergenza o definitiva, di bonifica e di ripristino ambientale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17813 del 15 novembre 2018
«Il reato di omessa bonifica dei siti inquinati è configurabile non solo nel caso in cui il soggetto obbligato non vi provveda in conformità al progetto approvato dall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4099 del 5 ottobre 2016
«Ai sensi degli artt. 242, comma 1, e 244, comma 2, del Testo Unico dell'ambiente, una volta riscontrato un fenomeno di potenziale contaminazione di un sito, gli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza d'emergenza...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5857 del 6 dicembre 2013
«Le acque di falda emunte durante la fase della messa in sicurezza di emergenza e di bonifica dei siti inquinati devono essere considerate come rifiuti liquidi e rispettare quindi la normativa dettata per i relativi impianti di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5256 del 8 settembre 2009
«Gli scarichi delle acque emunte dalla falda, in sede di bonifica, sono sottoposti al regime generale degli scarichi nei corpi idrici ed in fognatura delle acque reflue industriali, cui rinvia l'art. 243 del T.U.A. - D.Lgs. n. 5/2006.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9619 del 17 gennaio 2014
«L'obbligo di rispettare - nel caso di rimessione in falda delle acque reflue industriali provenienti dalla «barriera idraulica» e contenenti sostanze tossiche - i limiti delle tabelle allegate al D.Lgs. n. 152/2006 sussiste...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5604 del 1 ottobre 2018
«Se è vero, per un verso, che l'amministrazione non può imporre, ai privati che non abbiano alcuna responsabilità diretta sull'origine del fenomeno contestato, lo svolgimento di attività di recupero e di risanamento, secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1573 del 22 gennaio 2019
«Il proprietario non responsabile dell'inquinamento che abbia spontaneamente provveduto alla bonifica del sito inquinato, ha diritto di rivalersi nei confronti del responsabile dell'inquinamento per le spese sostenute a condizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 81 del 3 gennaio 2019
«Ai sensi dell'art. 245, comma 2 del D.Lgs. n. 152 del 2006, la messa in sicurezza di un sito inquinato non ha di per sé natura sanzionatoria, ma consiste in una misura di prevenzione dei danni e rientra, pertanto, nel genus delle...»