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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 3893 del 12 febbraio 2024
«Nel caso di obbligazioni di pagamento facenti riferimento ad un'unica causa, come nel caso delle prestazioni di erogazione dei farmaci tra Aziende sanitarie e farmacie, deve ritenersi non applicabile la disciplina di cui all'art. 1193 c.c., che ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 18255 del 3 luglio 2024
«Qualora il debitore provi di aver effettuato un pagamento, l'onere della prova che tale pagamento debba essere imputato a un credito diverso ricade sul creditore. In presenza di più crediti di natura omogenea, il debitore deve indicare, al momento...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 19528 del 16 luglio 2024
«In caso di pluralità di rapporti obbligatori, se il debitore non dichiara quale debito intenda soddisfare, la scelta spetta al creditore, che può imputare il pagamento ad uno o più debiti determinati; i criteri legali ex art. 1193 c.c., suppletivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19536 del 16 luglio 2024
«Ai crediti dei farmacisti per il rimborso dei medicinali forniti ad assistiti del S.S.N. non si applica la disciplina in tema di imputazione dei pagamenti di cui all'art. 1193 c.c., poiché le prestazioni rese continuativamente dalle farmacie in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25561 del 24 settembre 2024
«In tema di imputazione dei pagamenti, qualora un debitore abbia più debiti della stessa specie verso lo stesso creditore, se non dichiara al momento del pagamento a quale debito intende imputare la somma, l'art. 1193 c.c. stabilisce che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 9812 del 15 aprile 2025
«In tema di revocatoria fallimentare, al fine di stabilire se il pagamento si collochi o meno nel "periodo sospetto" rilevante per l'esercizio dell'azione, la monetizzazione da parte della banca del pegno costituito in garanzia dal cliente poi...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13477 del 20 maggio 2025
«Il creditore che agisce per il pagamento ha l'onere di provare il titolo del suo diritto, non anche il mancato pagamento, giacché il pagamento integra un fatto estintivo, la cui prova incombe al debitore che l'eccepisca; l'onere della prova torna...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 12685 del 9 maggio 2024
«La dichiarazione che il creditore rilasci al debitore di avvenuta ricezione in pagamento di un assegno bancario non costituisce quietanza liberatoria in senso tecnico, a prescindere dal nomen che il dichiarante le abbia attribuito, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17033 del 25 giugno 2025
«La quietanza liberatoria rilasciata "a saldo" non implica automaticamente la rinuncia a ulteriori pretese del creditore: essa costituisce, di regola, una dichiarazione di scienza priva di efficacia negoziale, salvo che la stessa non contenga...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19041 del 5 luglio 2023
«In ambito di cessione d'azienda, la fideiussione rilasciata da un terzo a favore del creditore del soggetto che successivamente l'abbia alienata non si trasmette sul piano soggettivo ex art. 2558 c.c. in capo al cessionario, il quale, tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18368 del 4 luglio 2024
«In caso di pegno dato dal terzo, la soddisfazione diretta e autonoma del creditore sul bene in garanzia assume valore solutorio e il pagamento del creditore garantito comporta l'adempimento del debito altrui da parte del terzo datore di pegno, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8892 del 3 aprile 2025
«Il pagamento del debito ipotecario da parte del terzo acquirente dell'immobile comporta, ai sensi dell'art. 2866, comma 2, c.c., la ssurrogazione, ex art. 1203, n. 3, c.c., nei diritti e nella garanzia ipotecaria del creditore iscritto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11249 del 29 aprile 2025
«La surrogazione dell'assicuratore sociale configura una successione a titolo particolare del solvens nel diritto di credito vantato dall'accipiens nei confronti di un terzo, che si realizza ipso facto al momento del pagamento effettuato dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 3505 del 7 febbraio 2024
«L'impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore è a carico del creditore quando questi è in mora (art. 1207, comma 1°, c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 340 del 10 gennaio 2023
«In materia di adempimento del preliminare di compravendita, in base alla norma di cui all'art. 1208 c.c., affinché l'offerta del debitore sia idonea a costituire in mora il creditore è necessario che essa comprenda la totalità della somma dovuta,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 4292 del 16 febbraio 2024
«Nel giudizio di revocazione avverso una sentenza che ha convalidato un deposito a titolo di offerta reale, il venir meno del deposito per fatto imputabile al creditore non costituisce un fatto decisivo ai fini della revocazione stessa.»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 27970 del 30 ottobre 2024
«L'accettazione dell'offerta reale da parte del creditore determina, in generale, l'obbligo del pagamento delle relative spese, incluse quelle legali. Tuttavia, tale affermazione non trova applicazione se il giudice di merito o il difensore della...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 31946 del 16 novembre 2023
«In tema di prelazione agraria, la dichiarazione del titolare di esercitare il relativo diritto non produce l'effetto traslativo della proprietà del fondo se non si avveri, entro il termine previsto dall'art. 8, comma 6, della l. n. 590 del 1965,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25057 del 11 settembre 2025
«L'accettazione del deposito effettuata ai sensi dell'art. 1210 cod. civ. da parte del creditore, senza sollevare riserve specifiche e motivazioni sull'esattezza dell'offerta, ha effetto liberatorio retroattivo determinante l'estinzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 36606 del 30 dicembre 2023
«Ai fini del rispetto del termine per il pagamento del prezzo nel riscatto agrario, di cui all'art. 8 della l. n. 590 del 1965, le norme in tema di offerta reale vanno interpretate ed applicate alla luce dei principi di buona fede e di cooperazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8903 del 3 aprile 2025
«In tema di prova dell'inadempimento di un'obbligazione, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, il risarcimento del danno, ovvero l'adempimento deve solo provare la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9012 del 5 aprile 2025
«In tema di responsabilità della struttura sanitaria, il danneggiato è tenuto a dimostrare il nesso causale tra l'inadempimento dei sanitari e l'evento dannoso. Una volta fornita tale prova, incombe sulla struttura l'onere di dimostrare l'assenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10553 del 23 aprile 2025
«Non costituisce esatto adempimento il pagamento eseguito - di iniziativa del debitore e senza preventivo accordo con il creditore - con modalità diverse da quelle pattuite, che non assicurino il soddisfacimento del credito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4714 del 22 febbraio 2024
«In tema di pagamento dell'indennizzo dovuto, ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1066 e della legge 26 gennaio 1980, n. 16, per la perdita di beni all'estero, va esclusa la configurabilità di un'ipotesi di mora ex re, ai sensi dell'art. 1219,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16413 del 12 giugno 2024
«Nei debiti di valore derivanti da fatto illecito, gli interessi compensativi sulla somma rivalutata non possono essere riconosciuti in mancanza di una specifica domanda e prova allegata dal creditore riguardante la sussistenza dei danni causati...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18550 del 8 luglio 2024
«La tolleranza prolungata da parte del creditore rispetto a un inadempimento del debitore può essere interpretata come prova di un accordo modificativo delle condizioni originarie e non necessariamente come una semplice tolleranza che precluda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6351 del 10 marzo 2025
«Nell'obbligazione risarcitoria da fatto illecito, che costituisce tipico debito di valore, è possibile che la mera rivalutazione monetaria dell'importo liquidato in relazione all'epoca dell'illecito, ovvero la diretta liquidazione in valori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 14774 del 2 giugno 2025
«Il danno da perdita di chances è risarcibile soltanto quando la possibilità di conseguire il bene è concreta e apprezzabile, non meramente ipotetica. È onere del creditore dimostrare, benché presuntivamente o secondo un calcolo di probabilità, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4342 del 13 febbraio 2023
«Il credito dell'avvocato per il pagamento dei compensi professionali costituisce un credito di valuta (né si trasforma in credito "di valore" per effetto dell'inadempimento del cliente), restando in quanto tale soggetto al principio nominalistico....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4938 del 16 febbraio 2023
«Nei debiti di valore derivanti da fatto illecito, gli interessi compensativi sulla somma rivalutata non possono essere riconosciuti in mancanza di una specifica domanda di parte, perché tali interessi costituiscono la modalità liquidatoria del...»